Jihad Islamico: ‘La detenzione di ‘Adnan, un crimine contro l’etica dei Diritti Umani’

Gaza – InfoPal. “E’ un crimine contro l’etica dei Diritti Umani quello dell’occupante nei riguardi del nostro leader Khader ‘Adnan, in sciopero della fame da quasi due mesi”.

Così il Jihad Islamico ha commentato oggi le ultime notizie relative al proprio capo, che lo vedono “condannato” alla detenzione amministrativa in un ospedale israeliano.

“L’occupante detiene la piena responsabilità per la sua salute. Il nostro Movimento è della convinzione che l’indifferenza per la sua lotta (rifiuta anche l’acqua) produrrà l’effetto contrario. Anziché reprimere i sui sforzi, si rinforzerà in lui la tenacia con la quale aveva cominciato lo sciopero della fame.

“La sua battaglia si oppone all’arbitrarietà del suo arresto, e della detenzione amministrativa, la stessa che imcombe su 310 detenuti”.

Nel comunicato del Jihad Islamico seguono la condanna per l’impunità concessa a Israele dalla comunità internazionale, quella per la sua indifferenza alle iniziative all’interno delle prigioni, e la stessa indifferenza viene rimproverata al mondo arabo.

La storia di ‘Adnan è esemplare in quanto si tratta del più lungo sciopero di un detenuto palestinese nella storia degli scioperi nelle prigioni di Israele. La sua forma di protesta è inoltre partecipata da altri detenuti, cittadini solidali e dall’anziano padre.