L’80% e oltre delle vittime di ‘Piombo Fuso’ sono civili, in maggioranza bambini.

 

Ramallah -Infopal. L’associazione al-Haq per i Diritti umani ha dichiarato che l’aggressione israeliana contro la Striscia di Gaza “viola le leggi elementari e gli accordi internazionali”. Inoltre, ha sottolineato che oltre l’80% delle vittime sono civili.

Degli 875 palestinesi uccisi fino a ieri – giorno in cui è stato pubblicato il rapporto di al-Haq -, domenica 11 gennaio –, l’80% risultano essere civili. Tra i 3120 feriti, la metà sono bambini, quindi, circa 1600.

Al-Haq ha confermato che il diritto internazionale garantisce la protezione della popolazione civile e le proprietà private e pubbliche, in base alla Convenzione dell’Aja del 1907, articoli 23 e 25 (*).

La ricerca ha evidenziato come i bombardamenti delle forze di occupazione non hanno preso di mira solo i membri della resistenza, ma anche i civili, e ciò fin dal primo giorno di aggressione. Infatti, la percentuale dei resistenti uccisi non supera il 12% del totale delle vittime.

La ricerca ha denunciato altre pratiche delle forze di occupazione, per esempio, gli attacchi contro proprietà pubbliche e private, edifici di culto (15 moschee distrutte, ndr), scuole e associazioni benefiche, in aggiunta al blocco dei rifornimento alimentari, sanitari, energetici, ecc., causati dalla chiusura dei valichi. Tali pratiche rappresentano una violazione dell’articolo 27 della Convenzione dell’Aja del 1907.

Al-Haq ha sottolineato come, in base al diritto internazionale e alla Corte penale internazionale, la distruzione israeliana arrecata ai quartieri abitati e ai civili nella Striscia è un “crimine di guerra” e gli esecutori vanno puniti.

(*) Convenzione dell’Aja, 1907: http://www.studiperlapace.it/view_news_html?news_id=20041031202458

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