La Banca Mondiale stanzia 20 milioni di dollari per promuovere lo sviluppo digitale nei Territori palestinesi

Washington-Wafa. La Banca mondiale ha approvato il 26 marzo una sovvenzione di 20 milioni di dollari per aumentare l’accesso ai servizi a banda larga e ad alta velocità e consentire lo sviluppo di servizi di e-government in alcune aree palestinesi.

Il progetto Digital West Bank & Gaza contribuirà alla ripresa socioeconomica e migliorerà la resistenza alle crisi, come quella del COVID-19, consentendo alle persone di connettersi a Internet, accedere ai servizi elettronici e condurre affari online, secondo quanto riportato da un comunicato stampa della Banca mondiale.

“In un contesto di restrizioni alla circolazione e all’accesso di beni e persone, acuito ancora di più dalla crisi COVID-19, il forte potenziale dell’economia digitale la rende un settore promettente per lo sviluppo economico e per la creazione di posti di lavoro di fascia alta. Sebbene il potenziale per la popolazione giovane e tecnologica sia enorme, l’economia digitale contribuirebbe anche a colmare il divario di genere in tempi di restrizioni alla circolazione e distanziamento sociale”, ha affermato Kanthan Shankar, Direttore nazionale della Banca mondiale per Cisgiordania e Gaza.

A causa delle restrizioni sulle frequenze, i Territori palestinesi sono stati tra gli ultimi posti nella regione del Medio Oriente e Nord Africa (MENA) a lanciare il 3G nel 2018 (ancora 2G a Gaza) e la copertura della popolazione è la più bassa nella regione. Il nuovo progetto mira ad espandere l’accesso alla connettività digitale supportando la creazione di infrastrutture in fibra ottica in linea con la recente decisione del Governo palestinese di creare la National Fiberoptic Company. Il progetto contribuirà, inoltre, a creare un contesto politico favorevole per il settore delle telecomunicazioni sostenendo l’Autorità palestinese per la Regolamentazione delle telecomunicazioni e delle tecnologie dell’informazione.

Il progetto adotta un approccio graduale per garantire la sostenibilità dei risultati, a partire dall’assistenza tecnica per aiutare il ministero delle Telecomunicazioni e delle tecnologie dell’informazione a identificare i modelli ottimali per l’acquisto di servizi a banda larga. Punta, inoltre, a finanziare l’acquisto della banda larga in uffici postali selezionati che potrebbero fungere da punti di accesso digitale. Il Ministero dovrebbe finanziare metà del costo totale, ma il progetto esplorerà ulteriori opzioni per la sostenibilità finanziaria attraverso uno studio di fattibilità. Cercherà, inoltre, di allinearsi con i partner donatori al fine di sostenere la trasformazione digitale.

“Per i palestinesi, in particolare quelli che vivono in aree remote, l’accesso digitale ai servizi pubblici aumenterà l’efficienza e soddisferà le esigenze di individui e imprese. Il nuovo progetto favorisce un modello di fornitura di servizi incentrato sul cittadino. Per cominciare, svilupperà servizi elettronici selezionati e garantirà il coinvolgimento dei cittadini attraverso meccanismi di feedback multicanale”, ha affermato Jerome Bezzina, specialista senior in sviluppo digitale e co-Task Team leader per il progetto.

Il progetto sosterrà inoltre l’introduzione di diversi servizi di e-government incentrati sui cittadini, che saranno accessibili al pubblico attraverso un portale unificato e un centro di risposta alle emergenze per gli incidenti in Cisgiordania.

Infine, si punterà su un rafforzamento dell’ambiente normativo necessario per fornire servizi elettronici da Governo a cittadino e da Governo a impresa. Al momento mancano infatti elementi essenziali come le leggi sull’accesso alle informazioni, la protezione dei dati personali, la sicurezza informatica e le firme digitali.

Traduzione per InfoPal di Sara Zuccante