La Campagna Europea annuncia il finanziamento delle prime tre navi della Freedom Flotilla 2

Bruxelles – Infopal. La Campagna Europea contro l'embargo a Gaza annuncia di aver completato il finanziamento delle prime tre navi della Freedom Flotilla 2, “dopo che la prima è stata aggredita dalla pirateria israeliana la quale ha causato il massacro di vari partecipanti”.

Arafat Madi, presidente della Campagna Europea, una delle organizzazioni che hanno composto la coalizione della Freedom Flotilla, ha affermato: “Sono in corso contatti per organizzare una seconda Flotta, composta da molte navi, con ancor più partecipanti ed aiuti di quelli che si trovavano sulla prima Flotilla che trasportava migliaia di tonnellate di aiuti e centinaia di partecipanti da circa 40 Paesi”.

“Dopo il massacro israeliano dei nostri pacifisti che erano a bordo della Flotilla in acque internazionali, solleciteremo la partecipazione, alla prossima missione, di personalità provenienti da numerosi Paesi; da quelli arabo-islamici, dall'Europa e dall'Occidente in generale.

Lo sdegno che l'assalto israeliano ha suscitato dovrà avere un seguito con questa seconda Flotilla”.

La partenza di questa seconda “impresa” è prevista per le prossime settimane, stando alle parole del presidente della Campagna Europea per rompere l'assedio su Gaza, organizzazione con sede a Bruxelles.

Tra le adesioni ufficiali, Madi ha ribadito la presenza del Governo turco, il cui impegno a proseguire perché l'assedio su Gaza venga eliminato è la linea scelta pubblicamente dal Premier turco, Recep Tayyip Erdogan.

Le navi attaccate e sequestrate da Israele due giorni fa erano sei:

–      una nave cargo, finanziata dal Kuwait battente bandiera turca e kuwaitiana;

–      una nave cargo finanziata dall'Algeria;

–      una nave cargo europea finanziata da Svezia e Grecia;

–      una nave cargo irlandese della campagna “Free Gaza”;

–      due navi passeggeri: l'imbarcazione chiamata “8.000”, in memoria dei prigionieri palestinesi, e quella turca, la più grande.

I partecipanti erano 750 provenienti da oltre 40 Paesi.

Tra gli operatori umanitari anche 44 leader di governo, parlamentari e personalità politiche dall'Europa e dai Paesi arabi (dieci erano algerini).

Contenuto del carico della Gaza Freedom Flotilla: oltre 10.000 tonnellate di aiuti umanitari tra attrezzature medico-sanitarie, materiale edilizio e 100 case prefabbricate.

Un carico vitale per ricostruire Gaza, stremata e messa in ginocchio dall'ultima aggressione israeliana sferrata tra il dicembre 2008 e il gennaio 2009.

Tra gli aiuti trasportati dalle navi, attaccate da Israele due giorni fa, vi erano infatti anche numerose attrezzature (come 500 sedie a rotelle) destinate proprio ai palestinesi (circa 600) rimasti infermi in quell'attacco.

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