La Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme chiude per paura del coronavirus

MEMO. La Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme, venerata nella tradizione cristiana come il luogo della crocifissione e sepoltura di Gesù, è stata chiusa mercoledì per precauzione contro il coronavirus, secondo quanto riportato da Reuters.

Wadie Abu Nassar, portavoce dell’Assemblea degli Ordinari cattolici della Terra Santa, ha affermato che la chiusura, inizialmente per una settimana, è avvenuta dopo una riunione tra la polizia israeliana e i capi della chiesa, in seguito all’annuncio del governo israeliano di incrementare le restrizioni per contenere la diffusione del virus.

Secondo quanto dichiarato: “l’idea iniziale è che quest’ordinanza sia valida per una settimana, sebbene nessuno sappia quanto durerà la crisi”.

Adeeb Joudeh, un palestinese la cui famiglia detiene una delle chiavi della chiesa, ha confermato tale decisione su Facebook.

La chiusura coincide con la preparazione alla Pasqua, la festività più importante nel calendario cristiano, che quest’anno si celebra il 12 di aprile per i cattolici romani. Normalmente si vedrebbero migliaia di pellegrini e turisti riversarsi nella città, le cui strade sono attualmente deserte.

Le celebrazioni greco-ortodosse si terranno una settimana dopo, inclusa la tradizionale cerimonia del Fuoco Sacro nella chiesa, un evento decisamente popolare e colorato che simbolizza la resurrezione di Gesù dopo la morte in croce.

Abu Nassar ha riferito che “se, Dio non voglia, questa situazione si prolungasse troppo e interferisse con il periodo pasquale”, le autorità ecclesiastiche sperano di poter trovare una soluzione per celebrare nel rispetto delle direttive, magari limitando le presenze.

Le restrizioni contro il virus sono iniziate il mese scorso quando ai preti romano-cattolici è stato comunicato di consegnare l’ostia della comunione solo in mano piuttosto che sulla lingua dei fedeli.

La Gerusalemme Vecchia ospita numerosi luoghi sacri per l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam, e le altre religioni hanno adottato restrizioni simili.

Mercoledì le autorità ebraiche hanno imposto a tutte le sinagoghe di chiudere e tenere fuori i fedeli, per un massimo di 10 persone alla volta.

Al Muro del Pianto è stato imposto ai fedeli di astenersi dalle preghiere di massa e dai baci alle pietre dell’antico muro, che confina con il complesso noto agli ebrei come Monte del Tempio e ai musulmani come il Nobile Santuario.

Domenica, gli ufficiali religiosi musulmani hanno sospeso tutte le preghiere vicino al complesso della Moschea al-Aqsa.

Traduzione per InfoPal di Giorgia Temerario