La corte israeliana condanna un giovane palestinese a 35 anni di carcere

-673914056Salfit-PIC.  Mercoledì il tribunale israeliano di Gerusalemme ha condannato il giovanissimo Aziz Mer’i, del villaggio di Qarawat Bani Hassan, a nord-ovest di Salfit, a 35 anni di carcere e al pagamento di una penale di 130.000 dollari.

Il tribunale accusa Mer’i di essere stato complice dell’attacco contro l’occupazione nel quale perse la vita Muhannad al-Halabi, l’assassino dei due israeliani morti nella vecchia Gerusalemme lo scorso ottobre.

Mer’i fu arrestato alcuni giorni dopo che Muhannad al-Halabi, di Ramallah, ebbe pugnalato e ucciso due coloni israeliani. L’accusa nei confronti di Mer’i era di aver aiutato al-Halabi ad entrare nei territori della Gerusalemme occupata, al fine di portare a termine l’attaco.

La sanzione impostagli servirà da risarcimento per le famiglie delle due vittime israeliane.

L’avvocato Ahlam Haddad ha affermato che le accuse sono di tentato omicidio, coinvolgimento in omicidio, pianificazione dell’omicidio, detenzione di arma bianca, ingresso nei territori occupati senza regolare permesso e possesso delle foto dell’omicidio di al-Halabi.

Mer’i è stato sottoposto a dure torture nelle carceri dell’Autorità Palestinese e aveva alle spalle almeno altri sette precedenti arresti.

L’occupazione militare ha già fatto irruzione a casa di Mer’i a Qarawat Bani Hassan almeno tre volte, l’ultima delle quali il 20 gennaio 2015 in cui minacciava di demolirla.

Traduzione di Giusy Preziusi