La detenuta amministrativa Hiba al-Labadi termina sciopero della fame

Ramallah – Quds Press. Nella giornata di lunedì 04/11, la prigioniera giordana Hiba al-Labadi ha deciso di porre fine al proprio sciopero della fame in seguito all’annuncio della sua scarcerazione, prevista entro la settimana.

L’Associazione dei Prigionieri Palestinesi ha reso pubblico un breve comunicato ad opera dell’avvocato difensore della detenuta, in cui si specifica che “Hiba al-Labadi ha interrotto l’astensione dal cibo alla presenza dell’ambasciatore giordano a Tel Aviv”.

Lo sciopero della fame della detenuta si è protratto per 42 giorni, in segno di protesta contro la decisione delle autorità dell’occupazione di sottoporla a fermo amministrativo.

In giornata il ministro degli Esteri giordano Ayman al-Safadi aveva annunciato che Israele si era impegnata a rilasciare i prigionieri Hiba al-Labadi ed Abd al-Rahman al-Mi’ri entro la settimana.
L’Agenzia di Stampa Giordana ha sottolineato come tale l’accordo tra Amman e Tel Aviv rappresenti il risultato dell’impegno profuso dal ministro degli Esteri giordano, che per primo ha avviato i contatti tra le parti interessate, non appena ricevuta la notizia dell’arresto dei due compatrioti.

La trentaduenne Al-Labadi fu arrestata il 20 agosto scorso, quando in compagnia della madre era giunta al varco di Karama al fine di presenziare alle nozze di una sua parente presso Nablus. La ragazza fu poi trasferita alle strutture del centro dell’intelligence israeliana di Petah Tikva, presso Tel Aviv, dove per un mese fu sottoposta a interrogatori e torture, subendo inoltre l’interdizione alla visita dei familiari. Dopo 33 giorni di detenzione ingiustificata, il tribunale dell’occupazione stabilì il prolungamento del fermo per altri cinque mesi, disponendo il trasferimento della prigioniera presso la casa circondariale di Damon.

Il ventinovenne Abd al-Rahman al-Mi’ri fu arrestato lo scorso 8 settembre in circostanze simili, dopo aver attraversato il varco di Karama per recarsi al matrimonio di un parente in Cisgiordania. Malato di cancro, il giovane ha visto le proprie condizioni peggiorare durante la prigionia, fino al sopraggiungere di una patologia alla pelle che gli ha fatto perdere i capelli.

Nelle carceri israeliane languono attualmente 22 prigionieri giordani. Gli ultimi ad essere stati arrestati sono proprio Hiba al-Labadi e Abd al-Rahman al-Mi’ri.

Traduzione per InfoPal di Giuliano Stefanoni