La Giornata della Terra celebrata in tutta la Palestina

InfoPal. Mentre le strade palestinesi si riempivano di folla, ieri, gli insegnanti in Cisgiordania, Striscia di Gaza e al-Quds (Gerusalemme Est) hanno dedicato la prima lezione alla storia della “Giornata della Terra” e alla lotta palestinese per impedire la confisca delle terre. 

La Giornata commemora la morte di sei palestinesi cittadini di Israele, che nel 1976 presero parte allo sciopero generale per la decisione di Israele di confiscare le terre di proprietà privata palestinese

In Israele, sono stati dichiarati scioperi in decine di città e villaggi abitati da palestinesi, con una manifestazione pilota nella città di Arraba in Galilea, e un'altra ad Araqib, nel Negev.

Mentre le proteste palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est hanno denunciato la perpetua confisca delle terre per l'illegale espansione delle colonie israeliane, e al diritto negato ai palestinesi di utilizzare le terre designate come “Area C”, nelle dimostrazioni della Striscia di Gaza si sono chiesti la fine dell'assedio israeliano e l'evacuazione delle forze israeliane dalla militarizzata “interdetta”, che si estende lungo la zona di confine tra Israele e Gaza.

In Israele invece, ha ricevuto ampio spazio la protesta contro le leggi fondiarie che discriminano i non-ebrei, quelle dirette a chi non svolge il servizio militare, e quelle che incentivano politiche di sviluppo a favore degli ebrei.

Le manifestazioni a Jenin, Nablus, Tulkarem sono state organizzate dalle fazioni politiche e dai comitati popolari. 

In alcune località, i luoghi cittadini tradizionalmente utilizzati come punto di ritrovo nelle proteste, sono stati sostituiti da siti vicini agli insediamenti israeliani o nelle strade dove il Muro d'Apartheid divide e separa le terre palestinesi.

In città vicino Jenin e Tulkarem, gruppi di persone si sono organizzati per piantare degli ulivi, che, sperano, daranno centinaia di semi, utili per seminare la terra nei mesi futuri.

 

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