La ‘pace di Israele’: 11 palestinesi uccisi e 285 arrestati nel mese di aprile.

Tulkarem – Palestine-info. Un rapporto pubblicato il 3 maggio dall'organizzazione internazionale che si occupa di diritti umani “at-Tadàmun” riferisce che nel mese scorso (aprile 2010) le aggressioni sioniste hanno provocato 11 morti palestinesi, rispettivamente 6 in Cisgiordania e 5 nella Striscia di Gaza.

In Cisgiordania sono stati uccise anche due bambine di 5 e 6 anni, Janna 'Ali Husayn Fuqaha' e sua sorella Masa, di Jenin, assassinate da una jeep israeliana che si è scontrata col trattore sul quale si trovavano assieme ai loro familiari, di ritorno dai campi. Tra le vittime dell'aggressione sionista in Cisgiordania si contano poi Samar Sayf Radwan (21 anni), di al-Laban, vicino Ramallah, investita da un colono che poi è scappato; poi Muhammad Dami 'Abd el-Karim (62 anni), di Deyr Da'if, nella zona di Jenin, colpito da infarto dopo una lunga attesa presso il checkpoint di al-Hamra, vicino Tubas, mentre si dirigeva in Giordania (tra l'altro egli aveva anche la nazionalità francese); tra le vittime si conta poi il prigioniero Ra'id Abu Hammad (27 anni), di al-'Ayzariyya, vicino al-Quds (Gerusalemme), ucciso nella prigione di Bi'r es-Sab' (Beersheba) dopo un anno e mezzo di isolamento; vi è poi il caso di 'Ali Isma'il 'Ali as-Suwayti (45 anni), di Bayt 'Awwa, nei pressi di al-Khalil (Hebron), ucciso dall'esercito sionista che aveva circondato casa sua, poi demolita: egli apparteneva alle Brigate 'Izz ed-Din al-Qassam, l'ala militare di Hamas, ed era “ricercato” dagli occupanti.

A Gaza sono invece cinque le vittime nello stesso periodo. Si tratta di Marwan al-Jarba (25 anni), Wa'il Abu Jalala ed un altro di cui non si conosce l'identità, tutti uccisi nel corso di uno scontro a fuoco nella zona Jabaliya: stavano fronteggiando un'incursione israeliana e tutti appartenevano alle Brigate al-Quds. Vi è poi Muhammad Jum'a Salim (24 anni), di ash-Shuja'iyyeh, ucciso da un bombardamento sionista; poi Ahmad Sulayman Salim (19 anni), anch'egli di ash-Shuja'iyyeh, ucciso dal piombo sionista mentre partecipava ad un corteo di protesta contro la 'zona cuscinetto'.

Il rapporto di “At-Tadàmun” evidenzia come le campagne di arresti contro i palestinesi non si siano mai arrestate per tutto il mese di aprile. 285 in tutto, in particolare decine di abitanti di al-Quds (Gerusalemme), nel corso di scontri avvenuti in città, specialmente a Silwan, dove si sono tenute delle proteste dei residenti contro la colonizzazione ebraica della zona.

Tra gli arrestati da parte delle forze occupanti sioniste si contano 26 minorenni, di varie parti della Cisgiordania, e anche due donne: Shirin 'Isawi (29 anni), di al-Quds, avvocato e difensore dei diritti dei detenuti, arrestata presso un checkpoint al ritorno da una conferenza tenuta presso la sede del Movimento mondiale per la tutela dei diritti dei bambini nel quartiere di Sheykh Sa'd al-Maqdisi; l'altra donna arrestata è Hamila 'Abd Rabbo Muhammad Shawamira (58 anni), di Dawra, nei pressi di al-Khalil (Hebron), arrestata dopo che i militari occupanti sono entrati in casa sua e l'hanno presa in ostaggio per costringere suo figlio a consegnarsi agli israeliani.

Inoltre, gli occupanti hanno arrestato decine di lavoratori palestinesi della Palestina del '48 [Israele, ndr], col pretesto che essi non possedevano i necessari permessi di lavoro.

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