La penuria di carburante blocca l’unica centrale elettrica di Gaza

Città di Gaza-Afp. Secondo quanto affermato dalla società elettrica, la mancanza di carburante proveniente da Israele venerdì ha causato un blocco all’unica centrale elettrica di Gaza, che solo pochi giorni fa aveva ripreso la sua attività dopo un arresto di sette settimane.

“La centrale ha smesso di funzionare venerdì mattina a causa della penuria di carburante dovuta alla chiusura da parte di Israele del valico di Kerem Shalom”, ha affermato un funzionario della società.

Nella giornata di martedì, Israele ha chiuso il valico per i Territori palestinesi occupati, in seguito a una serie di violenti incidenti avvenuti al confine all’inizio della settimana.

Il funzionario ha affermato che a causa della chiusura dell’impianto la corrente sarà limitata a sei ore al giorno, anziché delle dodici attuali.

L’attività della centrale, che soddisfa il fabbisogno di elettricità di Gaza del 30%, era stata precedentemente arrestata, il primo novembre, a causa dell’esaurimento delle forniture di gasolio.

La stessa centrale ha poi ripreso la sua attività, il 15 dicembre, dopo aver ricevuto una consegna di carburante acquistato presso Israele dall’Autorità palestinese con sede in Cisgiordania grazie a fondi concessi dal Qatar.

L’Autorità palestinese ha agevolato la consegna attraverso Israele.

La chiusura del valico di Kerem Shalom era avvenuta martedì 24 dicembre, a seguito di una serie di scontri tra i combattenti di Israele e Gaza, nel corso dei quali un palestinese aveva colpito a morte un israeliano, impegnato in lavori di manutenzione della recinzione del confine settentrionale tra la Striscia di Gaza e Israele.

La reazione di Israele è stata un’incursione aerea su Gaza, che ha ucciso una bambina di tre anni.

Traduzione di Patrizia Stellato