Infanzia palestinese nel mirino: la polizia israeliana convoca bimbo di 4 anni per interrogatorio

Gerusalemme-PIC, Imemc e Quds Press. Nell’ultima violazione della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, lunedì sera le autorità israeliane hanno emesso un ordine di comparizione nei confronti di un bimbo di 4 anni, Mohammad Rabi ‘Alian, nella stazione di polizia di Gerusalemme.

Durante un’invasione del quartiere gerosolimitano di al-‘Isawiya, lunedì notte, le forze israeliane hanno fatto irruzione nella casa del bambino e hanno consegnato ai suoi genitori un ordine di comparizione, il giorno seguente, per un interrogatorio su un possibile lancio di pietre da parte del piccolo Mohammad.

Al momento della convocazione, decine di autoctoni di al-Isawiya hanno accompagnato il bambino al centro per gli interrogatori, organizzando una protesta mentre il piccolo veniva interrogato dalla polizia israeliana.

La Società per i prigionieri palestinesi ha chiesto l’apertura di un’indagine sull’incidente, definito un “esempio palese della criminalità dell’occupazione contro i bambini”.

Il capo della Commissione, il Magg. Gen. Kadri Abu Bakr, ha condannato le autorità di occupazione israeliane per aver convocato il bambino di 3 anni, sottolineando che l’occupazione sta commettendo crimini aperti e chiari contro i minorenni.

Abu Bakr ha aggiunto che “l’infanzia palestinese è in grave e costante pericolo alla luce del silenzio della comunità internazionale nei confronti delle violazioni israeliane del diritto internazionale e della convenzione globale sui diritti dei minori”.

Ha sottolineato che, negli ultimi anni, le autorità di occupazione israeliane hanno intensificato gli attacchi a Gerusalemme est e le campagne di arresti contro i gerosolimitani.

Si tratta del piano israeliano E1 su Gerusalemme, che delinea l’espansione pianificata degli insediamenti coloniali israeliani in un anello intorno a Gerusalemme est, nel tentativo di spopolare i quartieri palestinesi e di annettere l’intera area in quello che oggi è Israele usando la forza militare e il trasferimento forzato della popolazione indigena. Questo piano fu annunciato nel 2003 ed è in atto da 16 anni.