La prigioniera in sciopero della fame, Heba al-Labadi, trasferita in ospedale

Quds Press e PIC. Le autorità israeliane di occupazione hanno trasferito giovedì la detenuto giordana Heba al-Labadi all’ospedale a causa del deterioramento delle sue condizioni di salute quasi un mese dopo aver iniziato uno sciopero della fame ad oltranza contro la sua detenzione amministrativa, ha dichiarato il ministero degli Esteri giordano.

Il portavoce del ministero Sufyan Qudah ha dichiarato alla stampa che Heba è stata trasferita in ospedale, giovedì, dove le sono state offerte le cure necessarie prima di essere riportata in prigione lo stesso giorno.

“Le condizioni di salute di Heba sono ora stabili”, ha affermato Qudah.

Ahmad al-Labadi, il padre di Heba, ha dichiarato a Quds Press che sua figlia, che è in sciopero della fame da 31 giorni, soffre di affaticamento, vertigini e complicazioni cardiache.

Heba al-Labadi è stata arrestata dalle forze di occupazione israeliane il 20 agosto al valico di al-Karama, dove era arrivata con la madre per partecipare a un matrimonio a Nablus, in Cisgiordania.

Nelle prime settimane della sua detenzione Heba è stata sottoposta a duri interrogatori e torture e le è stato impedito di vedere la sua famiglia. Circa 33 giorni dopo essere stata arrestata, anche se non è stata presentata alcuna accusa contro di lei, un tribunale israeliano ha emesso un ordine di detenzione amministrativa di cinque mesi contro di lei ed è stata trasferita nella prigione di Damon.

Israele detiene 22 prigionieri giordani nelle sue carceri, gli ultimi dei quali sono Heba al-Labadi e Abdulrahman Mar’i affetto da cancro e che necessita di interventi medici urgenti.