La questione palestinese in svendita: il compromesso del secolo

Di Mohammad Hannoun-API. La lobby sionista nell’amministrazione USA, rappresentata dal trio formato dal genero di Trump, il super-sionista Jared Kushner, da John Bolton e da Mike Pompeo, considerati i “falchi” sionisti, e da Jason Greenblatt, il prossimo 25-26 giugno andranno verso Manama, la capitale del Bahrain, per liquidare, attraverso l’affare diabolico del secolo promosso da Trump e architettato dal genero Kushner, con l’appoggio del suo amico il principe saudita Mohammad Ben Salman, la Causa palestinese.

Per noi palestinesi, anche il più corrotto non potrà mai accettare di mettere sul banco come fosse merce da svendere, una questione che portiamo avanti di oltre 71 anni, nemmeno Mahmoud Abbas Abu Mazen, neanche il suo primo ministro Mohammad Shtayya.

Il popolo palestinese guarda con tutti i dubbi e sospetti il ruolo dell’amministrazione Trump nei nostri confronti, un’amministrazione molto sionista a partire dalla dichiarazione di riconoscere Gerusalemme come capitale d’Israele.

Trump non potrà mai avere un ruolo da mediatore dopo aver espresso apertamente il suo essere sionista.

Non sarà mai possibile “normalizzare” con Israele perché è uno stato-entità coloniale razzista, ma c’è chi cerca di normalizzare attraverso un workshop per la prosperità in Medio Oriente…Chi vuole sostenere i diritti del popolo palestinese deve cessare ogni rapporto con Israele: deve boicottare, non normalizzare.

La conferenza di Manama sarà un fallimento come tutte le scommesse. Noi siamo fiduciosi perché il diritto internazionale è dalla nostra parte, così come le risoluzioni dell’ONU e i popoli liberi della Terra. Inoltre, abbiamo assoluta fiducia nella nostra resistenza, in tutte le modalità attuabili, fino alla completa liberazione della nostra Palestina storica, al ritorno di tutti i profughi alle loro cittadine e città, alla liberazione di tutti i prigionieri nelle carceri israeliane.