La tirannide israeliana: l’esercito fa causa a famiglia palestinese per danni causati nell’assassinio del figlio

Pubblichiamo questo articolo, che merita un commento, tanto va in profondità nella mentalità malata e criminale dell’esercito sionista.

In sintesi: nel 2015 un giovane inseguito da una jeep israeliana cercò riparo contro un muro. I soldati si schiantarono contro di lui, tirando giù il muro, che ammaccò il veicolo e uccise il palestinese.
Ora, non solo non sono stati condannati per aver commesso un omicidio, ma hanno fatto causa alla famiglia perché li risarcisca dei danni alla jeep, causati mentre ammazzavano il loro figlio.
La fonte dell’articolo è WAFA, l’agenzia di notizie dell’ANP, l’autorità nazionale palestinese, con sede a Ramallah.

L’esercito israeliano ha citato in giudizio una famiglia palestinese per danni causati a un veicolo militare che si schiantò contro un muro mentre inseguiva il figlio, ad alta velocità. Il muro crollò, uccise il palestinese e ammaccò il veicolo israeliano.

Abdullah Ghneimat, 22 anni, di Kufr Malik, a est di Ramallah, venne inseguito da una jeep dell’esercito la mattina del 14 giugno 2015, quando stava tornando a casa dal lavoro. Fu sorpreso di vedere soldati nel suo villaggio e quindi scappò, spingendoli a inseguirlo.

Ghneimat si protesse dietro un muro, ma la jeep vi si schiantò contro, abbattendolo e uccidendo il giovane.

I soldati non solo aprirono il fuoco contro un bulldozer con cui i residenti del villaggio cercavano di sollevare la jeep dell’esercito per liberare il corpo di Ghneimat, ma rifiutarono per tre ore di rimuoverla, secondo il racconto dei testimoni.

La famiglia voleva citare in giudizio l’esercito per aver ucciso il figlio in quel modo.

L’avvocato Naela Attiyeh intentò una causa legale contro l’esercito in un tribunale militare sperando di portare un po ‘di giustizia e conforto alla famiglia in lutto.

Tuttavia, l’avvocato e la famiglia sono rimasti sorpresi quando, il 9 gennaio, hanno ricevuto un’e-mail che diceva che l’esercito aveva citato in giudizio la famiglia di Abu Ghneimat per 28.000 dollari di danni causati al veicolo militare che uccise il loro figlio.