La violenza contro i bambini palestinesi detenuti è in aumento

340995CRamallah-Ma’an. Nei primi sei mesi del 2015 vi è stato un incremento del 10% nelle violenze psicologiche contro i bambini palestinesi detenuti dalle forze israeliane nella Cisgiordania occupata, come ha affermato sabato 25 luglio un gruppo internazionale per i diritti dei bambini.

Defense for Children International Palestine (DCIP) ha affermato in una relazione che “l’86 percento dei bambini palestinesi ha subito almeno una qualche forma di violenza psicologica durante l’arresto o l’interrogatorio, un aumento del 10% rispetto al 2014”.

“Il maltrattamento dei bambini palestinesi resta ampiamente diffuso e sistematico nel sistema detentivo militare israeliano dato che i bambini arrestati dalle forze israeliane arrivano presso i centri per gli interrogatori bendati, legati e privati del sonno”, afferma la relazione.

Quasi tutti i bambini intervistati dal DCIP sono stati bendati con le mani legate, mentre quasi il 55 percento ha subito perquisizioni durante la custodia.

“Diversamente dai loro coetanei israeliani, i bambini palestinesi non hanno diritto ad essere accompagnati da uno dei loro genitori e, nella maggior parte dei casi, non hanno accesso alla consulenza legale durante il loro interrogatorio”, ha riportato il DCIP.

Casi come questi vengono spesso documentati dai media locali ed internazionali.

All’inizio di questa settimana, le forze israeliane hanno arrestato ed interrogato per circa un’ora e mezza un bambino palestinese di otto anni. A sua madre è stato impedito di accompagnarlo nell’auto della polizia o nella stanza per l’interrogatorio.

E’ stato rilasciato a sua madre solo dopo che lei ha firmato dei documenti che dichiarano che il bambino non è stato aggredito e che è stato interrogato soltanto per dieci minuti.

Il DCIP ha dichiarato che spesso i bambini firmano documenti scritti in ebraico, una lingua che loro non conoscono, mentre quattro bambini hanno dichiarato di essere stati messi in isolamento per essere interrogati, “pratica che corrisponde alla tortura secondo il diritto internazionale”.

“Da oltre una decina di anni i maltrattamenti dei bambini palestinesi nel sistema detentivo militare israeliano sono ampiamente diffusi e sistematici”, ha detto Ayed Abu Eqtaish, uno dei dirigenti del DCIP.

“I recenti cambiamenti alle leggi militari israeliane servono soltanto per migliorare esternamente il sistema detentivo militare, mentre hanno fallito nell’affrontare concretamente gli abusi sui bambini palestinesi”.

Fin dal 2013, le autorità israeliane dicono di aver preso accorgimenti per rafforzare le procedure operative esistenti, tra i militari e la polizia, riguardanti la detenzione dei bambini palestinesi.

Tuttavia, nel mese di marzo l’UNICEF ha pubblicato un rapporto che dimostra che i bambini palestinesi incarcerati dalle forze israeliane continuano a subire maltrattamenti.

Parlamentari, sia negli USA che nel Regno Unito, hanno chiesto recentemente ai loro governi di ritenere responsabile Israele per il trattamento riservato ai bambini palestinesi detenuti.

Negli USA, 19 membri del Congresso hanno inviato una lettera al Segretario di Stato John Kerry, il 18 giugno scorso, chiedendogli di mettere tra le priorità il problema dei bambini palestinesi detenuti nelle prigioni militari israeliane, sottolineando che “il sistema militare detentivo di Israele che colpisce i bambini è una anomalia in tutto il mondo”.

Secondo il DCIP, tra i 500 ed i 700 bambini palestinesi, alcuni dei quali più piccoli di 12 anni, vengono arrestati, incarcerati e perseguiti ogni anno dal sistema militare di detenzione israeliano.

La maggioranza dei bambini detenuti palestinesi è accusata di lancio di pietre, un crimine che è punibile fino a 20 anni di carcere, secondo la legge israeliana.

“Gli standard della giustizia minorile internazionale, che Israele si è impegnata a rispettare firmando la Convenzione dell’ONU sui Diritti dei Bambini del 1991, chiede che i bambini vengano privati della loro libertà solo come ultima misura possibile”, ha aggiunto il DCIP.

“Israele è l’unico paese al mondo che persegue automaticamente i bambini nelle corti militari, le quali hanno scarse garanzie, basilari e fondamentali, per un processo equo”.

Attualmente vi sono 164 bambini palestinesi detenuti da Israele, secondo il gruppo per i diritti dei prigionieri palestinesi Addameer.

Traduzione di Aisha Tiziana Bravi