Lacrimogeni israeliani nelle abitazioni: 6 bambini con problemi respiratori

460_0___10000000_0_0_0_0_0_qaddoumchildImemc. Venerdì 5 maggio, decine di soldati israeliani hanno invaso il villaggio di Kufr Qaddoum, vicino Qalqilia, città al nord della Cisgiordania, durante le consuete manifestazioni di protesta settimanali, causando alcuni scontri; i soldati hanno lanciato decine di lacrimogeni, provocando problemi da inalazione di gas a sei fratelli, di età compresa tra sei mesi e cinque anni; un palestinese è stato colpito da un proiettile.

Questa settimana, gli abitanti del villaggio marciavano per commemorare la Naksa del 1967, durante la quale Israele occupò i restanti territori della Palestina (Cisgiordania, Striscia di Gaza e Gerusalemme Est), e per chiedere la riapertura della strada principale del villaggio, chiusa ormai da 13 anni.

Morad Eshteiwy, coordinatore del Comitato Popolare contro il Muro e gli Insediamenti a Kufr Qaddoum, ha dichiarato che i soldati hanno invaso il villaggio e con l’ausilio di un veicolo militare armato sono avanzati verso la moschea, lanciando lacrimogeni in direzione delle case degli abitanti, sparando sia munizioni vere che proiettili di gomma e spruzzando acque reflue miste a sostanze chimiche sui manifestanti.

Alcuni lacrimogeni hanno colpito una casa, nella quale sei bambini, di età compresa tra i sei mesi e i cinque anni, e i genitori, hanno avuto gravi problemi da inalazione di gas, mentre altri bimbi sono svenuti, prima che i residenti accorressero ad aiutarli.

In seguito sono nati scontri tra i soldati che hanno invaso il villaggio e mirato alle case, e decine di giovani locali, che hanno lanciato pietre e bottiglie vuote in direzione dei militari.

Secondo fonti mediche, un palestinese di 45 anni è stato colpito alla gamba con un proiettile sparato dai soldati.

Traduzione di Giovanna Niro