L’Anp nega la libertà su cauzione al giornalista Mona, trattenendolo per il 20° giorno consecutivo

Nablus-InfoPal. Nella serata di giovedi 11 ottobre, la Corte di conciliazione di Nablus, nel nord della Cisgiordania amministrata dall’Anp, ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione del giornalista Mohammed Mona, presentata dal suo avvocato.

La famiglia del giornalista ha affermato che la Corte di conciliazione di Nablus ha respinto una richiesta per il rilascio su cauzione di Mohammed. La Corte ha inoltre deciso di mantenerlo in arresto, e di aggiornare la seduta a domenica prossima per valutare il suo rilascio. 

Nello stesso contesto, peggiorano le condizioni di salute del padre di Mona, 60 anni, addolorato per l’arresto di suo figlio e il protrarsi della sua detenzione. Mercoledì 10 ottobre, in seguito alla decisione della Corte di estendere la sua detenzione, il l’uomo è stato colto da un malore e trasportato in ospedale. 

La famiglia di Mona ha attribuito la piena responsabilità per la vita del padre del giornalista, che soffre di ipertensione e diabete, all’Autorità palestinese. 

Mercoledì 10 ottobre, la Corte di conciliazione di Nablus aveva esteso la detenzione di Mohammed Mona di 15 giorni per la seconda volta consecutiva, dopo una decisione simile, decretata il 26 settembre scorso. 

L’agenzia Quds Press International, dalla sua sede di Londra, ha espresso profonda preoccupazione per Muhammed, attribuendo all’Anp la responsabilità dell’incolumità del suo corrispondente, e chiedendone l’immediata liberazione.

Molte organizzazioni internazionali dei diritti umani hanno denunciato l’arresto del giornalista, definendolo “un atto irresponsabile, ingiustificabile, e a sfondo politico”, chiedendo all’Anp di trattarlo in base alle disposizioni di legge, in modo da garantirgli l’immunità da ogni abuso fisico o pressione psicologica, e rilasciarlo immediatamente in modo che possa ricongiungersi con la propria famiglia. 

Domenica 23 settembre, i servizi di sicurezza dell’Anp avevano arrestato il giornalista dopo averlo convocato nella sede della sicurezza preventiva a Nablus. Si trovava nella Corte di conciliazione per assistere ad una seduta che riguardava un suo arresto politico dell’anno scorso.

Muhammed Mona, che lavora come corrispondente per l’agenzia Quds Press dal 2011, era stato arrestato ad aprile scorso dalle autorità di occupazione israeliane.