L’assalto israeliano ha causato danni per 150 milioni di dollari all’industria alimentare di Gaza.

Gaza-Maan. L’offensiva di Israele contro la Striscia di Gaza ha causato “enormi perdite” per l’ industria alimentare già in difficoltà nell’enclave costiera, ha affermato lo scorso giovedì un’associazione dell’industria nazionale.

Una delegazione dell’Unione delle Industrie Alimentari Palestinesi che ha visitato gli stabilimenti che hanno subito danni nel mese di assalto militare ha stimato in circa 150 milioni di dollari il valore dei danni causati, con molti stabilimenti completamente o parzialmente distrutti.

Il capo dell’Unione, Taysir al-Safadi, ha dichiarato che durante l’assalto, “il settore industriale della Striscia di Gaza è stato colpito direttamente. Le più grandi fabbriche della Striscia – che provvedono al 70% delle necessità del mercato locale — sono state distrutte”.
Al-Safadi ha affermato che “Israele ha deliberatamente preso di mira le infrastrutture dell’economia nazionale al fine di trasformarci in una società consumista invece che in una produttiva”.

“Vogliono aumentare la disoccupazione e distruggere le opportunità di lavoro”, ha aggiunto, evidenziando che nelle che industrie che sono state colpite lavoravano 12.000 impiegati.

Al-Safadi ha aggiunto che per le industrie danneggiate e colpite sarà necessario oltre un anno per essere ricostruite, con un prevedibile aumento della disoccupazione nel futuro.
Le difficoltà di ricostruzione potrebbero essere aggravate dal rafforzamento del blocco di Israele che grava sulla Striscia da otto anni, che ha duramente limitato le importazioni e le esportazioni e ha condotto quasi al collasso l’economia di Gaza.
Il blocco ha portato la disoccupazione al 40% e ha creato una società in cui un’ampia maggioranza dipende dagli aiuti, poiché le strutture economico-produttive sono state chiuse a causa dell’impossibilità di importare i beni necessari di base per lavorare.

La delegazione ha mostrato una lista delle industrie danneggiate che ha visitato:

1.Al-Awdah Factories Company, 50% di danni.
2.Matahen al-Salam Company, 30% di danni.
3.Iyad Ghabboun Company, 100% di danni.
4.Issam Abu Taha Company, 80% di danni.
5.Al-Aris Factories Company,  50% di danni.
6.Pioneer Company, 100% di danni.
7.Dalloul Dairy Factories, 100% di danni.
8. Abu Aita Dairy Factory, 30% di danni.
9. Al-Nakhla Company, 100% di danni.
10. Matahen al-Fayhaa Company, 50% di danni.
11. Line Food Company, 90% di danni.
12. Al-Amir Factory, 50% di danni.
13. Sarayo Wadiya Factory, 100% di danni.
14. Al-Madina Company, 100% di danni.
15. Palestine Food Industries Company, 80% di danni.
16. Abu Ajwa Company, 100% di danni.
17. Tawabel al-Sultan Company, 100 di danni.

Traduzione di Lucilla Calabria