L’Autorità Palestinese respinge la proposta di Israele di continuare i colloqui

Ramallah-PressTv. L’Autorità Palestinese ha respinto come “ricatto” una proposta israeliana di prolungare oltre il termine di nove mesi, che scade il 29 aprile, i colloqui con Tel Aviv appoggiati dagli Usa.

“Israele sta praticando una politica di ricatto e collega il proprio assenso al rilascio del quarto lotto di prigionieri se i Palestinesi accettano di estendere i negoziati”, secondo quanto ha dichiarato un funzionario dell’Anp lunedì, citato dalla AFP.

Il funzionario, anonimo, ha rilasciato il commento dopo una riunione a tarda notte tra i due gruppi negoziatori, ad al-Quds (Gerusalemme), dove la proposta è stato esposta, secondo quanto riferito, al negoziatore capo dell’Anp, Saeb Erekat.

La proposta comprende un parziale congelamento degli insediamenti in Cisgiordania, ma esclude al-Quds est illegalmente annessa, e consentirebbe di continuare a costruire insediamenti in aree dove sono già state pubblicate gare d’appalto.

L’Anp ha escluso ulteriori negoziati con Tel Aviv a meno che Israele rilasci un gruppo di 26 veterani tra i prigionieri palestinesi detenuti nelle sue carceri.

Il gruppo doveva essere rilasciato come parte di un accordo che ha portato le parti al tavolo dei negoziati lo scorso anno, ma Israele sta premendo per garantire un’intesa riguardo l’estensione dei colloqui prima che i detenuti palestinesi siano rilasciati.

La disputa tra le due parti è aumentata perché il Segretario di Stato Usa, John Kerry, è in Israele per impedire che i colloqui falliscano.

L’ultimo giro di negoziati tra l’Autorità palestinese e il regime israeliano si è bloccato nel 2010, dopo che Tel Aviv ha rifiutato di fermare la costruzione di insediamenti nella Cisgiordania occupata.

Traduzione di Edy Meroli