Le autorità di occupazione approvano la demolizione della casa del prigioniero Nazmi Abu Bakr

Quds Press, Imemc e PIC. L’autorità israeliana di occupazione (IOA) domenica ha approvato la demolizione di una casa palestinese nella città di Ya’bad, a Jenin, in Cisgiordania, appartenente alla famiglia del prigioniero Nazmi Abu Bakr, un palestinese di 49 anni imprigionato nelle carceri israeliane che lo Shin Bet, i servizi di intelligence interni israeliani, sostiene sia responsabile della morte di un soldato.

Secondo fonti locali, il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Nadav Padan, ha firmato un ordine di confisca e demolizione della casa appartenente alla famiglia del prigioniero Abu Bakr.

Una copia dell’ordine militare è stata consegnata alla famiglia di Abu Bakr, che ha recentemente presentato una petizione contro la demolizione, respinta tuttavia dall’IOA.

A tal proposito, HaMoked, un gruppo israeliano per i diritti umani, intende presentare una petizione alla Suprema Corte di giustizia israeliana in merito alla demolizione.

Il mese scorso, le forze di occupazione israeliane presero le misure della casa di Abu Bakr come preludio per la demolizione.

L’IOF accusa Abu Bakr di aver ucciso un soldato israeliano nel maggio 2020.

L’avvocato Khaled Mahajneh, che lavora per la Commissione dei detenuti e degli ex detenuti, ha affermato che le imputazioni contro Abu Bakr sono “false e inventate”, e ha aggiunto che il prigioniero ha negato tutte le accuse mosse contro di lui.

Il prigioniero Abu Bakr è stato esposto a dure sessioni di interrogatorio ed è detenuto in condizioni disumane.