Le fazioni palestinesi condannano l'intenzione dell'Anp di prendere parte a negoziati diretti con gli occupanti israeliani.

Gaza – Pal-Info. Le fazioni palestinesi hanno condannato l'intenzione dell'Anp di prendere parte a negoziati diretti con gli occupanti israeliani in un momento in cui le aggressioni sioniste, quali confisca delle terre e delle abitazioni a Gerusalemme, e costruzione di colonie, vedono un incremento.

Fawzi Barhoum, portavoce di Hamas nella Striscia di Gaza, ha affermato che la ripresa dei negoziati diretti con il nemico rappresenta un baratro in cui l'Anp è precipitata, e che i suoi continui compromessi sui diritti dei palestinesi rappresentano una minaccia ai diritti e all'unità dei palestinesi stessi.

Barhoum ha aggiunto che i risultati degli ultimi negoziati sono stati disastrosi, una pugnalata nel fianco della causa palestinese; per di più Abbas ha cercato l'approvazione della Lega Araba per le trattative dirette e tale approvazione gli è stata accordata, in un momento in cui i tentativi di 'giudaizzazione' da parte degli occupanti sono al culmine.

Dawud Shehab, portavoce del Jihad Islamico, ha condannato, dal canto suo, l'intenzione dell'Anp di avviare negoziati diretti, asserendo che risulta strano che l'Anp intenda procedere con trattative dirette quando la stessa ha ammesso che quelle indirette non hanno avuto buon esito.

Egli ha avvertito che continuare con i negoziati significa la 'giudaizzazione' di Gerusalemme e la perdita dei diritti inalienabili dei palestinesi, sottolineando che chiunque supporti l'opzione dei negoziati contribuisce a rafforzare l'occupazione.

In rapporto alla Lega Araba, che ha dato ad Abbas il via per i negoziati, Shehab ha affermato che nessuno ha attribuito l'autorità a questo “comitato”, poiché il popolo palestinese non ha autorizzato nessuno a negoziare la rinuncia ai propri diritti.

Zulfaqar Swerio, membro del consiglio centrale del Fronte Popolare di Liberazione della Palestina (FPLP), ha dichiarato che non si possono intavolare trattative mentre sono in corso attività di colonizzazione e a Gerusalemme è in corso l'evacuazione della popolazione palestinese.

Egli ha messo in guardia dal credere a qualsiasi 'rassicurazione' degli Stati Uniti, dichiarandosi convinto che credere a tali 'rassicurazioni' significherebbe il preludio ad un'altra catastrofe palestinese.

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