Le fazioni palestinesi: le dichiarazioni dei fathawi complicano la situazione e ostacolano la riconciliazione

Gaza – PIC. Diverse fazioni palestinesi hanno espresso il loro rifiuto rispetto alle dichiarazioni contraddittorie di alcuni dirigenti del movimento Fatah sul passaggio di poteri nella Striscia di Gaza.

Il membro del Comitato centrale del movimento di Fatah, Azzam al-Ahmed aveva dichiarato che il governo di unità nazionale ha potuto accrescere il suo potere su Gaza solo del 50%, mentre un altro membro, Houssine al-Sheikh aveva dichiarato che questa percentuale non ha passato il 5%.

Il vice-presidente del movimento Fatah, Mahmoud al-Aloul, crede che il passaggio di poteri nella Striscia di Gaza sia solo formale.

Queste dichiarazioni sono state categoricamente smentite da Hamas, il cui portavoce, Hazem Kashem, aveva assicurato che il suo movimento, ormai, non ha alcun potere sui diversi ministeri e sulle autorità di governo, e che ha facilitato il lavoro del governo di unità nazionale come sancito nell’accordo firmato al Cairo. Il responsabile di Hamas ha ricordato che il passaggio di controllo dei valichi si è svolto in assenza di tutti gli ex-funzionari, come aveva chiesto l’ANP.

Il portavoce di Hamas ha sollecitato il governo di unità ad assumere le proprie responsabilità nella Striscia e ad intervenire per risolvere la difficile situazione umanitaria, al posto di rilasciare dichiarazioni che complicano la situazione.

Il dirigente del Fronte Democratico, Tala Abu Dharifa, ha richiamato tutte le parti ad applicare gli accordi del Cairo assicurando che Hamas ha rispettato i suoi obblighi e che difficilmente il governo di unità potrà estendere in maniera immediata la sua autorità in tutti gli ambiti.

Dal canto suo, il leader del Fronte Popolare, Abbas Rabah, ha indicato che il presidente Abu Mazen non vuole togliere le misure restrittive imposte sulla Striscia di Gaza. Ha ricordato che i gazawi continueranno ad opporsi agli intrighi che minano la causa palestinese e sosterranno l’Autorità “se vuole lottare contro queste trame”.

Il segretario generale della Lega della resistenza, Aymen Shashniyah, ha denunciato la condizione imposta dall’ANP di voler togliere le restrizioni sulla Striscia di Gaza solo quando il governo di unità avrà stabilito il suo potere sulla regione. “Questo dimostra l’insensibilità rispetto alla sofferenza che vive il nostro popolo nella Striscia di Gaza”, ha aggiunto e ha sottolineato che “la riuscita della riconciliazione richiede una volontà nazionale che creda nel partenariato e che metta al primo posto gli interessi del popolo palestinese e la lotta contro il nemico sionista, lontano da ogni esclusione e egemonismo”.