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E’ stato pubblicato un nuovo rapporto del Centro di Informazione Nazionale Palestinese – sezione generale dellEnte di informazione del ministero – con l’aggiornamento delle violazioni israeliane nel periodo del 16-22 maggio.
Solo nella settimana scorsa le violazioni sono state 744. Hanno causato la morte di 7 cittadini e il ferimento di altri 23.
Dal rapporto emerge che i militari israeliani hanno continuato a usare tutta la loro forza contro cittadini inermi e a provocare ingenti danni.
Le violazioni sono costituite da: uso di armi da fuoco, bombardamento dei quartieri abitati, attacchi continui alle città e ai villaggi, applicazione dei posti di blocco militari sulle strade di collegamento, chiusura continuata delle città e dei villaggi, sequestro delle terre, e altro ancora.
Le forze di occupazione hanno sparato contro i cittadini e i loro possedimenti 81 volte, causando 7 morti – tra cui un omicidio mirato – e 23 feriti. Hanno condotto 33 operazioni di arresto, imprigionando 98 cittadini; hanno creato 39 blocchi stradali temporanei, e fissati altri 89; hanno chiuso per 301 volte strade e passaggi di fronte a persone e merci.
Per quanto riguarda gli assalti dei coloni armati contro i cittadini palestinesi, il rapporto ha registrato 7 casi di violazione, decine di attacchi alle abitazioni, il sequestro di persone ai posti di blocco militari, il divieto di partenza dai passaggi internazionali, la costruzione del muro di separazione, gli scavi nelle terre palestinesi.
Dal periodo successivo gli accordi di Sharm Al-Shaikh dell’8 febbraio 2005 fino al 22 maggio 2006 sono state 38.676 le violazioni israeliane accertate – tra cui: 3.852 spari di armi da fuoco che hanno causato 290 morti e 1.893 feriti: sono stati collocati 6.325 blocchi mobili; sono stati arrestati 6.703 cittadini; 36.411 dinum di terre confiscate, e ancora: 239 operazioni di scavo e sradicamento di alberi.
Le violazioni dei coloni sono state 695.