Le forze di occupazione israeliane distruggono le reti idriche e lanciano un attacco ai contadini

Memo. Nella giornata di mercoledì 17 settembre, le forze di occupazione israeliane hanno messo a punto un decreto che vieta ai contadini di irrigare le proprie terre in Atov, un villaggio a est della città di Tubas nei territori occupati della Cisgiordania, e che minaccia di arrestare chi coltiva la propria terra.

L’agenzia di stampa palestinese Safa ha rivelato che tre giorni fa le forze di occupazione hanno distrutto i sistemi idrici collegati con le terre dei contadini locali, coerentemente con la politica di privare l’area di Atov di ogni tipo di infrastruttura.

Il presidente del comune di Atov ha detto a Safa che ”arrestare e minacciare i contadini è il secondo passo che segue la distruzione delle reti idriche”, sottolineando che lo scopo delle forze di occupazione è quello di esercitare un controllo completo su Atov e Al-Bakya’a.

Ha aggiunto che dozzine di persone sono state portate al campo di Tyaseer, mercoledì, dopo che le loro carte d’identità erano state confiscate semplicemente perché stavano lavorando le loro terre in questa regione.

Ha spiegato che le forze di occupazione hanno già confiscato trattori e attrezzi agricoli che appartenevano a Mustafa Beni Ouda e Jamal Mohammed Qasim Ouda Tammoun e minacciato di confiscare altri attrezzi nella zona.

Traduzione di Lidia Salvatori