Le forze di occupazione israeliane invadono la città di Nablus e diverse agenzie di stampa.

 

Nablus – Infopal

Dopo la mezzanotte, tra ieri e oggi, le forze di occupazione israeliane hanno invaso la città di Nablus, a nord della Cisgiordania. Diverse associazioni e agenzie di stampa sono state assaltate.

Fonti locali e testimoni oculari hanno riferito che le forze di occupazione hanno invaso la sede della televisione locale “Afaq”, danneggiandola seriamente e sequestrando le attrezzature per la messa in onda delle trasmissioni. Poi, hanno emesso un decreto che ne sancisce la chiusura. L’accusa è di dare “sostegno ai gruppi terroristi”.

Le forze di occupazione hanno invaso anche l’agenzia di stampa “as-Sahafa”, sequestrando i computer e i documenti archiviati al suo interno.

Nello stesso contesto, è stato invaso l’ufficio stampa “ar-Ruwad li-s-Sahafa”, dove sono stati sequestrati 8 computer e diversi documenti. Non ci sono notizie di vittime le operazioni.

Le tre agenzie di stampa invase oggi dalle forze di occupazione israeliana avevano già subito la stessa sorte per mano di uomini armati appartenenti al movimento di al-Fatah, il 16 giugno scorso. 

La radio pubblica di lingua ebraica ha riferito che, all’alba di oggi, l’esercito di occupazione ha arrestato 13 cittadini palestinesi in diverse città della Cisgiordania, accusandoli di far parte dei “ricercati”. Undici di loro proverrebbero dalla città di Ramallah, mentre gli altri due sarebbero stati arrestati vicino a Betlemme. Secondo le fonti, tutti e tredici sarebbero stati trasferiti nei centri per gli interrogatori.

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