Le forze di sicurezza palestinesi in Cisgiordania sequestrano miliziani di Hamas e del Jihad.

Le forze di sicurezza palestinesi di stanza in Cisgiordania nelle ultime 24 ore hanno sequestrato 10 giovani di Hamas residenti a Tulkarem, Nablus, Jenin e Qalqilyah.

A Tulkarem, fonti locali hanno riferito che forze dell’Autorità nazionale hanno sequestrato Ihab Musa Qaadan e Abdelghani Qasem dopo che, ieri sera, avevano invaso la loro abitazione.

Inoltre le forze di sicurezza hanno rapito il giovane Fadi Ammuri, un sostenitore di Hamas.

A Jenin, le forze di sicurezza hanno sequestrato dalla sua abitazione Ahmad Nasri Jaradat, della cittadina di Zbuba; Mohammad Abu Orra, direttore dell’ufficio dei parlamentari del gruppo di Hamas a Tubas, e Musharraf Abu Qrra, della cittadina di Aqaba.
Da una forza di sicurezza congiunta è stato rapito invece il giovane Amjad Turki, della città di Jenin.

A Nablus, cittadini del campo profughi di Balata hanno raccontatao che membri della sicurezza hanno sequestrato Hussein Abu Lail e Jaafar al-Saqqa e hanno aggiunto che le forze di intelligence palestinese hanno sequestrato il prof. Abdelhamid Khader dalla sua abitazione, nella città di Jamaain.

Nella città di Qalqilyah, testimoni oculari hanno riferito che le forze di sicurezza hanno sequestrato il giovane Abdelfattah Nimr Abdelfattah Swelim dopo aver perquisito il suo negozio di polli. Il commerciante è stato trascinato via con la forza.

Sequestrato un membro del Jihad
Ieri sera, le guardie presidenziali hanno sequestrato Shaikh Mufid Zallum, un attivista del Jihad Islamico nella zona di Ramallah.
Fonti locali hanno riferito che la guardia presidenziale, Forza 17, ha sequestrato Zallum, 39 anni, mentre attraversava un posto di controllo installato dalle stesse forze nella zona al-Irsaal, a nord della città di al-Bireh.
Testimoni oculari hanno riferito di aver visto le guardie presidenziali picchiare violentemente Zallum e insultarlo prima di portalo via.

Zallum è un commerciante di Ramallah, padre di tre bambini, e fratello di un detenuto famoso, rinchiuso da vent’anni a Beer al-Sabe’ (Bersheba’a), “colui che ha fatto nascere la rivoluzione dei coltelli” .

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