Le forze israeliane arrestano 17 palestinesi durante scontri a Gerusalemme

soldiersaqsaGerusalemme – Ma’an. Mercoledì sera le forze israeliane hanno arrestato 17 palestinesi a Gerusalemme durante i nuovi scontri in seguito a una giornata di disordini.

In precedenza, secondo un fotografo di AFP, la polizia israeliana aveva usato granate stordenti mentre una folla di circa 400 persone si radunava vicino all’ingresso della moschea di Al-Aqsa.

Per la seconda volta in una settimana, Israele ha limitato l’accesso nell’area ai palestinesi, lasciando invece entrare 100 israeliani.

Mercoledì sera gli scontri sono continuati nei quartieri di Gerusalemme Est di al-Issawiya, Jabal al-Mukaber e nei vicoli della Città Vecchia.

Sette palestinesi sono stati feriti ad al-Issawiya e le forze israeliane hanno sparato proiettili rivestiti di gomma, gas lacrimogeni e granate stordenti.

Quattro bambini sono stati arrestati per presunto lancio di pietre.

A Jabal al-Mukaber le forze israeliane hanno arrestato Ayman Salim Ewisat, di 12 anni, e un altro giovane non identificato.

Nella Città Vecchia la polizia ha arrestato cinque adolescenti.

In precedenza la polizia aveva arrestato sette palestinesi durante un sit-in a Wadi al-Joz.

La moschea di Al-Aqsa è un sito delicato per i palestinesi a causa del suo status di terzo luogo più sacro dell’Islam e della sua collocazione nel cuore della Città Vecchio della Gerusalemme Est occupata da Israele.

Israele pretende l’intera Gerusalemme come sua “eterna e indivisa capitale”, ma la comunità internazionale vede Gerusalemme Est come territorio palestinese e capitale del futuro stato palestinese.

L’area della moschea di Al-Aqsa, cui gli ebrei si riferiscono come Monte del Tempio, è anche il più sacro luogo dell’ebraismo.