Le forze israeliane arrestano 66 Palestinesi in Cisgiordania e Gerusalemme Est

Ma’an e Wafa. In incursioni durante la notte in Cisgiordania e Gerusalemme Est, tra domenica e lunedì, Israele ha arrestato 66 palestinesi, secondo fonti palestinesi e israeliane.

Le incursioni israeliane nelle città, nei villaggi e nei campi profughi palestinesi sono un evento quotidiano sia in Cisgiordania sia a Gerusalemme Est.
Secondo la documentazione delle Nazioni Unite, dal 26 settembre al 9 ottobre le forze israeliane hanno condotto 121 operazioni di arresti in tutta la Cisgiordania prendendo di mira 205 palestinesi, tra cui nove minorenni.

Cisgiordania.
L’esercito israeliano ha dichiarato in un comunicato che 15 giovani palestinesi sono stati arrestati in Cisgiordania per “motivi di sicurezza”. Ha aggiunto è stata trovata una pistola durante le operazioni di ricerca e detenzione nella città di Hebron, mentre un’altra arma è stata trovata nella cittadina di Beit Fajjar a Betlemme.

Gerusalemme Est.
Le forze di polizia israeliane hanno fatto irruzione nel quartiere di al-Issawiya durante la notte e hanno arrestato 51 palestinesi.
Un vasto spiegamento di forze di polizia, intorno a mezzanotte, ha invaso il quartiere da tutti gli ingressi, causando panico e paura tra i residenti mentre un elicottero sorvolava l’area.

Il portavoce della polizia israeliana Luba al-Samri ha dichiarato che 51 palestinesi sono stati detenuti per “disturbi all’ordine pubblico” ad al-Issawiya, tra cui il lancio di pietre e di cocktail Molotov contro i veicoli delle forze di occupazione.

Muhammad Abu al-Hummus, membro di un comitato locale di al-Issawiya, ha dichiarato a Ma’an che le forze israeliane hanno convocato per gli interrogatori diversi palestinesi – incluso l’ex prigioniero Shirin al-Issawi – e che lunedì mattina hanno fatto di nuovo irruzione nel quartiere mentre gli studenti si stavano recando a scuola.