Le forze israeliane arrestano quattro palestinesi durante la Pasqua ebraica

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Hebron–Ma’an. Nella notte fra domenica e lunedì, le forze israeliane hanno arrestato quattro palestinesi a Hebron, a sud della Cisgiordania occupata, in quanto le misure di sicurezza e le restrizioni sui movimenti sono state intensificate in occasione della festività ebraica della Pasqua.

I soldati hanno arrestato Barakah Rajeh Taha, ex prigioniero politico che era stato rilasciato nel 2011 durante lo scambio con il prigioniero Gilad Shalit. Secondo i testimoni, anche la casa di suo fratello è stata invasa.

L’attivista locale Muhammad Ayyad Awad ha riferito a Ma’an che le forze israeliane hanno saccheggiato la casa di Ibrahim Awad, che è stato ucciso durante degli scontri con i soldati israeliani nell’ottobre del 2015 a Beit Ummar.

I militari hanno anche sequestrato, a quanto riferito, 1.500 grammi d’oro, 3mila shekel (795$) e 150 dinari giordani (212$) al padre di Ibrahim Awad, Ahmad Awad, che ha raccontato a Ma’an che l’oro appartiene alle sue tre figlie sposate.

I testimoni hanno inoltre riferito a Ma’an che le forze israeliane hanno anche arrestato un ex prigioniero palestinese, non ancora identificato, dopo aver invaso la sua casa a Hebron e aver chiuso il checkpoint di Abu al-Reesh con blocchi di cemento.

Secondo quanto riferito a Ma’an da un portavoce dell’esercito, quattro palestinesi sono stati arrestati per “attività illegali”.

Domenica Issa Amro, residente di Hebron e attivista di primo piano, ha raccontato a Ma’an che i palestinesi della Città Vecchia si stanno preparando a un blocco totale da parte dell’esercito israeliano, in quanto migliaia d’israeliani hanno in programma di visitare il luogo sacro durante la Pasqua.

“Pasqua per gli ebrei significa libertà e giustizia”, ha aggiunto Amro. “Purtroppo per noi [palestinesi] significa coprifuoco, restrizioni, discriminazioni, detenzioni”.

Traduzione di F.G.