Le forze israeliane demoliscono una casa palestinese nel Negev

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Negev. In una campagna in corso da parte del regime sionista per espellere le comunità beduine dal Negev, giovedì i bulldozer israeliani hanno demolito la casa di Ali Hammad Abu Rabia nel villaggio di Makhul.

La sua abitazione è la terza appartenente alla famiglia Abu Rabia ad essere demolita da Israele negli ultimi otto anni.

Le forze israeliane hanno chiuso tutte le entrate del villaggio, mentre i bulldozer demolivano la casa.

Ali Abu Rabia ha detto a Ma’an che la demolizione è avvenuta mentre i residenti affrontano pressioni da parte delle autorità israeliane, basate sui negoziati concernenti la proprietà delle terre appartenenti alla famiglia in diverse aree dei villaggi di Kuseifeh e Makhul.

Abu Rabia ha spiegato che la famiglia aveva costruito la casa tre anni fa, sulla propria terra, così è rimasta sorpresa quando le Autorità israeliane hanno dichiarato che il terreno della famiglia appartiene allo stato.

A inizio mese, la Corte suprema israeliana aveva autorizzato la confisca delle terre di due villaggi beduini e ha approvato ordini militari di demolizione del villaggio di Susiya, a sud di Hebron, e di trasferimento dei suoi 340 residenti palestinesi. Inoltre ha registrato 1.000 dunum (250 acri) di terra appartenenti a Sheikh al-Ukbi sotto il nome dell’autorità per lo sviluppo israeliana.

Secondo Human Rights Watch (HWR) ci sono migliaia di beduini che vivono in villaggi “non riconosciuti” e che sono sotto la costante minaccia di demolizione.

Fonte: Ma’an