Le forze israeliane reprimono la manifestazione settimanale di Kafr Qaddum

Qaliqilia-Quds Press. Venerdì 20 settembre, l’esercito di occupazione israeliano ha represso la marcia pacifica settimanale di Kafr Qaddum, nei pressi di Qalqilia, nord della Cisgiordania.

Fonti locali hanno riferito che alla marcia hanno partecipato centinaia di cittadini e attivisti stranieri provenienti dalle organizzazioni, Solidarietà internazionale e Solidarietà per una Palestina libera, oltre a diversi attivisti per la pace israeliani.

I partecipanti hanno scandito slogan contro l’occupazione e esortato a processare i responsabili della strage di Sabra e Chatila.

Le stesse fonti hanno riferito di sette persone, di cui due giornalisti, feriti, oltre a decine di casi di svenimento e intossicazione a causa del gas lacrimogeno, impiegato dalle forze israeliane contro i manifestanti, nel tentativo di disperdere la marcia.

In un comunicato stampa, Murad Eshtewi, coordinatore media per le marce di Kafr Qaddum, ha riferito che le forze di occupazione israeliane hanno preso di mira, in particolar modo, i giornalisti delle emittenti satellitari.

L’inviato di un’agenzia stampa cinese è stato raggiunto direttamente al ginocchio da un candelotto di gas lacrimogeno, mentre il fotoreporter, Ayman Idris, è stato raggiunto al petto”, ha affermato Eshtewi.

Tra i giovani feriti si conoscono i nomi di Raed Nasser, di 15 anni, colpito da un candelotto di gas lacrimogeno alla spalla, Mu’awia Mahmood Eshtewi, di 17 anni, raggiunto al bacino, oltre ad un attivista straniero di 30 anni di nome Shaul, colpito alla spalla.