Le forze israeliane reprimono le marce settimanali in Cisgiordania

Ramallah-InfoPal. Venerdì 9 agosto, le forze di occupazione hanno disperso le manifestazioni pacifiche organizzate in Cisgiordania contro gli insediamenti e il Muro dell’apartheid, e per sostenere i detenuti in sciopero della fame. Le forze israeliane hanno soppresso le manifestazioni settimanali di Kafr Qaddum e al-Ma’sara, e arrestato due attivisti stranieri, un francese e un italiano.

L’attivista palestinese, Hassan Barijiyah, ha riferito che i soldati israeliani hanno attaccato i manifestanti e impedito loro di andar avanti e raggiungere il Muro. Nel frattempo, diversi partecipanti hanno tenuto dei discorsi in cui hanno ribadito l’importanza di sostenere i detenuti in sciopero della fame nelle carceri israeliane, intensificando le attività di solidarietà con loro.

Decine di cittadini, tra cui cinque bambini, sono stati colpiti negli scontri scoppiati con l’esercito israeliano che ha tentato di reprimere la marcia di Kafr Qaddum. Alcuni sono svenuti durante i tentativi di disperdere la marcia settimanale da parte dei soldati israeliani, che hanno lanciato deliberatamente il gas lacrimogeno contro le abitazioni.

I cinque bambini colpiti sono: Harith ‘Awad, di sei anni e sua sorella Ghufran, di quattro, Asid Taysir, di sette anni, Subhi Zahi, di quattro e sua sorella Wasfiyah di sei anni. Tutti i bambini in questione sono stati colpiti dal lancio di candelotti di gas lacrimogeno, finiti all’interno delle loro abitazioni.

Gli scontri sono scoppiati dopo la preghiera del venerdì, nel secondo giorno di Eid al-Fitr, quando centinaia di cittadini, accompagnati da alcuni attivisti stranieri, hanno avviato la loro marcia settimanale, scandendo slogan patriottici e contro l’occupazione e la repressione.