Le forze israeliane uccidono un palestinese a sangue freddo

cold bloodNablus˗PIC. Martedì all’alba le forze d’occupazione israeliane hanno colpito mortalmente un giovane palestinese a Nablus, nella Cisgiordania settentrionale.

Secondo i testimoni, i soldati israeliani hanno invaso il campo profughi di al-Fari’ah, a Nablus, e hanno iniziato una violenta campagna di arresti e perquisizioni nelle case locali, con un pesante impiego di munizioni letali.

L’ex prigioniero Mohammed al-Salehi, 32, è stato ucciso a sangue freddo da un cecchino israeliano durante il raid, secondo quanto riportato dalle fonti.

L’uomo ucciso è stato portato all’ospedale di al-Ahli, mentre le tensioni crescevano nel campo profughi.

Al-Salehi è stato colpito direttamente al collo ed è morto all’istante, secondo quanto ha spiegato la madre, chiedendo vendetta.

Scontri violenti sono scoppiati in seguito al raid.

Le forze israeliane hanno arrestato tre residenti, identificati come Mahmoud Jabbarin, Qais Nash’at e Mahmoud Nazmi Abu Hassan.

Oltre 270 palestinesi hanno perso la vita per mano delle forze israeliane dall’inizio dell’ottobre del 2015, quando le autorità israeliane hanno imposto restrizioni all’ingresso dei fedeli palestinesi nella moschea di al-Aqsa, nella Gerusalemme occupata.

Traduzione di F.G.