Le gang di coloni contro i cittadini palestinesi: coltellate e irruzioni nelle case.

A Giaffa, un adolescente palestinese è stato portato in ospedale a seguito delle ferite causate da una coltellata sferratagli da un ‘colono’ israeliano.

Il sito di “Yedioth Ahronoth” riporta quest’oggi che la polizia ha fermato un ‘colono’ ventenne sospettato dell’atto criminale.

Nel contempo, domenica sera, un certo numero di fanatici ‘coloni’ ha tentato di fare irruzione in una casa della cittadina di Burin, nel distretto di Nablus.

Fonti locali affermano che circa quindici ‘coloni’ hanno attaccato la casa di Ayman Sufyan, ma gli abitanti della cittadina sono riusciti a metterli in fuga.

A Gerusalemme, un paio di giorni fa, un certo numero di ‘coloni’ ebrei estremisti ha cercato di irrompere nell’abitazione di Hajja Rifqa al-Kurd, a Sheykh Jarrah, nei sobborghi di Gerusalemme.

“Intorno alle 2.00 ho sentito dei rumori vicino alla casa di mio fratello, rimasta chiusa nel corso dei precedenti nove anni… Così sono uscita ed ho trovato quattro ‘coloni’ che stavano entrando in casa di mio fratello, nella quale, secondo quanto stabilito da un tribunale, non si può affatto entrare”. Maysa al-Kurd, la figlia di Hajja, ha detto che “uno dei ‘coloni’ mi ha spinto ed ha provato a strozzare mio figlio, ma quando i vicini hanno sentito le grida sono usciti, così i ‘coloni’ sono entrati in casa, malgrado la presenza di un guardiano che controlla proprio che nessuno vi entri”.

“Ho telefonato alla Polizia, ma quando è arrivata mi ha detto che non c’è modo d’impedire ai ‘coloni’ di entrare in casa. Però, quando ho fatto vedere ai poliziotti i documenti che comprovano il divieto d’ingresso nella casa, essi hanno fatto sloggiare tre dei cinque coloni che vi erano entrati. E quando mia mamma, che ha 87 anni, è arrivata, uno di loro l’ha spinta, così abbiamo dovuto portarla in ospedale”.

Maysa ha poi aggiunto che quando è stata aggredita da un ‘colono’ le è stato detto che doveva rivolgersi alla Polizia, ma quando l’ha fatto ha trovato lo stesso ‘colono’ che la stava accusando proprio di quel che lui le aveva fatto! Questi ‘coloni’ rendono sempre false dichiarazioni, in particolare per aggiudicarsi la proprietà delle abitazioni delle famiglie Ghawi, Hanoun e al-Kurd, tutte nello stesso sobborgo di Gerusalemme.

Maysa fa appello a tutti coloro che sono in grado, di andare ad aiutare lei e la sua famiglia a difendersi dagli attacchi dei ‘coloni’.

 

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