Le guerra israeliana contro gli orfani
di Khaled Amayreh
Palestine Info
Il destino di centinaia di orfani è in bilico, scrive Khaled Amayreh a Hebron, dopo gli attacchi compiuti dallesercito israeliano contro le scuole e le residenze che li ospitano.
Ultimamente, Israele ha iniziato una sporca guerra, prendendo di mira le consolidate istituzioni islamiche di questa città, Hebron, che, con le sue 200.000 anime, ubicata nella parte meridionale della Cisgiordania, è la maggiore di questi territori.
Rappresentando le loro azioni come facenti parte della lotta contro Hamas, le truppe israeliane e gli agenti della famigerata agenzia di sicurezza interna israeliana, Shin Bet, hanno compiute incursioni contro organizzazioni di beneficenza, orfanotrofi, collegi e le relative imprese di servizi, devastandone i locali.
Questa campagna, che non ha precedenti, iniziò a metà febbraio quando le truppe israeliane attaccarono due orfanotrofi gestiti dalla Islamic Charitable Society (ISC) una tra le organizzazioni di beneficenza che da più anni operano in Palestina e la sede dellorganizzazione islamica giovanile, Muslim Youth Association. Le truppe hanno spaventato a morte centinaia di bambini, strappandoli dal sonno mentre passavano da un edificio allaltro, confiscando mobili, rompendo vetri e rubando oggetti di valore, per lasciare dietro di sé una scia di macerie.
Prima di allontanarsi, i vandali sionisti hanno consegnato ai responsabili dellorganizzazione un documento firmato dal comandante militare locale in cui, con poche parole, viene loro intimato che ogni scuola, orfanotrofio, mensa, edificio residenziale e relativa impresa, di proprietà dellorganizzazione, è da considerarsi espropriato e che da ora lesercito israeliano è da considerarsi unico proprietario legale dei locali degli stessi.
Per quanto riguarda il destino dei più di mille orfani, degli studenti indigenti e dei dipendenti dellorganizzazione, lesercito rispose, Non è affare nostro. Questo sono i nostri ordini e noi li eseguiamo.
A giustificazione di tanta spietatezza, i rappresentanti dellesercito hanno affermato che lICS ha legami con Hamas, ma i rappresentanti delle società civile di Hebron e dellorganizzazione negano con forza la verità di questa affermazione. Il settimanale, Al-Ahram Weekly, ha contattato Mohammed Farrah, avvocato e consigliere legale dellorganizzazione.
Quando ci siamo rivolti a loro [le autorità israeliane], si sono rifugiate in dichiarazioni generiche e in questioni astratte: hanno parlato, ad esempio, dellinsegnamento coranico e dellincoraggiamento ai ragazzi di adottare uno stile di vita islamica imperniata sulla purezza morale. Ho replicato dice Farrah che, se queste cose fossero delle evidenze, allora lintero mondo islamico da Jakarta a Casablanca dovrebbe già essere in mano a Hamas. Fate di Hamas una superpotenza.
Farrah è del parere che gli israeliani abbiano intrapreso una guerra sporca contro lIslam in quanto religione, che usano come pretesto la lotta a Hamas e ad altre organizzazioni islamiche che si oppongono alla occupazione israeliana della Palestina. Non è che una spudorata violazione dei nostri diritti religiosi e umani. Israele è una potenza occupante e non ha il diritto di impedire a noi di insegnare la nostra religione o di praticarla. Se abbiamo violato qualche regola vogliamo sapere quale, ma le insinuazioni e le false accuse sono inaccettabili.
Farrah si appella alla comunità internazionale affinché intervenga perché, chiaramente, non possiamo ricevere un equo trattamento sotto in iniquo sistema di giustizia israeliano. Qui Israele agisce come il poliziotto, il querelante, il giudice, il nemico, ne fa una singola entità indistinta. Come è possibile credere che possiamo avere giustizia in queste circostanze, quando le autorità occupanti giudicano ogni palestinese colpevole anche in presenza delle prove della sua innocenza?
Con totale disprezzo di ogni corretta prassi procedurale, lesercito israeliano ha addirittura ripulito le cucine e i depositi del vestiario dei due orfanotrofi, sequestrando latticini, carne congelata, frutta, verdure, frigoriferi e forni.
Nel frattempo, è arrivata la scadenza per levacuazione dei locali, l8 aprile. I centinaia di orfani, con il sostegno degli operatori dellorganizzazione e militanti stranieri per la pace, hanno deciso di restare perché questa è la nostra casa e non abbiamo nessun altro posto dove andare.
La settimana scorsa, un gruppo di militanti nordamericani ed europei della Christian Peacemaking Team (CPT) hanno passato la notte insieme ai bambini per dargli coraggio e per proteggerli dallattesa incursione da parte dellesercito israeliano.
Il 7 aprile, il comitato popolare a sostegno degli orfanotrofi, il Popular Committee for Supporting Orphanages, composto da eminenti figure della comunità locale, hanno tenuto una conferenza stampa presso lorfanotrofio per ragazze, Hebron Girls Orphanage, insieme a decine di militanti per la pace, religiosi, giornalisti e alcune delle stesse orfane prese di mira dagli israeliani.
Prendendo la parola, Farrah ha accusato le autorità israeliane di aver affermato il falso in merito ai supposti collegamenti tra lorganizzazione e Hamas.
Le loro accuse ed affermazioni sono generiche, ma quando esigiamo le prove a nostro carico, affermano che sono coperte dal segreto. Io li sfido a provare le loro accuse, e se non hanno prove dovrebbero avere almeno il coraggio di confessare lerrore.
Mohamed Salhab, alla guida della Muslim Youth Society, anche essa chiusa, afferma che Israele non ha né il diritto di compiere le incursioni né di chiudere e sequestrare gli istituti palestinesi. La nostra base è sita nellArea-A, che per gli Accordi di Oslo, sono di esclusiva pertinenza palestinese, e dunque si tratta di un gesto di pura aggressione, illegale e immorale.
Salhab accusa lesercito israeliano di essersi comportato come gangster e malviventi. Dove nel mondo troviamo truppe di un esercito regolare che attaccano asili nido e scuole per la prima infanzia, terrorizzando bambini di quattro e addirittura di tre anni di età?
Salhab ha ricordato che, come conseguenza dellincursione militare israeliana, alcuni dei bambini soffrono di incubi e che mostrano altri segni di stress psicologico.
Durante lincontro, il rabbino Arik Aschermann, capo della Rabbis for Human Rights (Organizzazione dei Rabbini per i diritti umani), rivolgendosi ai presenti in teleconferenza, ha affermato che la chiusura e il sequestro di orfanotrofi e collegi sono incompatibili con il concetto ebraico della giustizia. Se lesercito ha le prove, che le presentino davanti a un tribunale Aschermann ha osservato che gli ebrei fedeli al Torah non possono accettare ciò che lesercito israeliano sta facendo a Hebron.
Un membro statunitense della CPT ha affermato che lui e altri militanti saranno presenti allorfanotrofio se lesercito israeliano ha intenzione di compiere unulteriore incursione. Riprenderemo le loro azioni col videocamera ha aggiunto e diffonderemo queste immagini ovunque nel mondo. Dopo la conferenza stampa, i militanti pacifisti si sono trasferiti in una delle scuole minacciate, nella zona Dweirban della periferia occidentale di Hebron.
I nostri connazionali credono che Israele sia una vera democrazia ha osservato un militante canadese che sta dalla parte dei diritti umani e delle libertà civili. Ora che ho visto il comportamento israeliano posso dire che Israele è uno stato fascista e terrorista.
Diversi personaggi chiave della società civile a Hebron hanno espresso il proprio sdegno nei confronti dellAutorità Palestinese (AP) a causa delle sue reazioni ignobili allattacco compiuto dallesercito israeliano a danno delle organizzazioni di beneficenza e delle istituzioni islamiche. Ahmed Kawasmeh ha affermato di essere sicuro al 110% che la campagna israeliana contro le organizzazioni era stata pienamente coordinata con lANP e con il governo di Salam Fayyad.
Kawasmeh ha aggiunto che già dai primissimi momenti, la condotta dellANP indica che essa si sia resa complice silenziosa del tutto. LANP vuole subentrare e prendere il controllo di queste organizzazioni di beneficenza; crede che con ciò potrà ingraziarsi i nemici dellIslam, in special modo gli Stati Uniti. Alla fine, per guadagnare un certificato di buona condotta americano ed israeliano, getteranno migliaia di orfani in strada.
Questa settimana, prima della conferenza, un rappresentante del Ministero degli Interni ha convocato un rappresentante della Muslim Youth Association per proporgli un affare. Israele sarebbe disposto a rinunciare alla chiusura e al sequestro delle strutture se lamministrazione dellISC deciderà di consegnare lintera associazione al Ministero Waqf (ministero del patrimonio religioso), sempre a guida ANP.
Il rappresentante della Muslim Youth Association ha rigettato questa proposta. Lha definita meschina e ha fatto notare che le organizzazioni di beneficenza colpite dagli israeliani operavano in base a licenze regolarmente rilasciate dai ministeri dellinterno e della pubblica istruzione dellANP e sotto la supervisione degli stessi. Un rappresentante delle suddette organizzazioni ha affermato che i donatori non finanzieranno istituzioni gestite da operatori di Fatah.
Se loro [lANP] prendono il controllo dellISC, la società crollerà nel giro di pochi mesi. Per questo preferiamo vederla chiusa dagli israeliani piuttosto che vederla gestita da Fatah.
I responsabili ANP a Hebron affermano che queste strane accuse sono prodotti della fantasia. Hussein Al-Araj, il governatore ANP di Hebron, ha detto che il governo palestinese sta cercando di risolvere il problema in modo poco clamoroso e di tenerlo lontano dai riflettori mediatici.
Traduzione di Alexander Synge