Le IOA costringono gerosolimitano ad abbattere la casa di famiglia

Gerusalemme/al-Quds-PIC, Wafa e Quds Press. L’autorità israeliana di occupazione (IOA) ha dislocato una famiglia di Gerusalemme dopo averla costretta a demolire totalmente la sua abitazione situata nel distretto di al-Issawiya, a Gerusalemme est.

Il proprietario dell’immobile, Yehya Abu Rayyala, 24 anni, ha dichiarato che l’anno scorso ha dovuto abbattere una parte della casa a seguito di un ordine di demolizione municipale; tuttavia, mercoledì, l’IOA lo ha costretto a demolirla completamente.

Abu Rayyala ha aggiunto che l’IOA ha minacciato di fargli pagare 150.000 shekel se i bulldozer municipali avessero dovuto eseguire la demolizione.

L’abitazione era la residenza di Abu Rayyala, della moglie e dei loro due bambini.

Come sempre, l’IOA ha giustificato il provvedimento sostenendo che la casa era stata costruita senza licenza.

I gerosolimitani non hanno altra scelta che costruire senza licenze perché non esistono mappe strutturali che rispondano al naturale aumento del loro numero, e per questo motivo vengono loro negate le licenze edili.

L’IOA impone restrizioni edili ai nativi palestinesi a Gerusalemme rendendo loro difficile ottenere le licenze.

Si ritiene che la demolizione sistematica da parte di Israele delle case palestinesi nella Gerusalemme occupata miri a distruggere psicologicamente le famiglie gerosolimitane, nel tentativo di costringerle a trasferirsi dalla città santa.