Le IOF demoliscono struttura a nord di Gerico

Gerico-Wafa. Le forze israeliane (IOF) mercoledì hanno demolito una struttura nel villaggio di al-Jiftlik, situato a nord di Gerico, nella Valle del Giordano.

Aref Daraghmeh, un attivista per i diritti umani, ha riferito a WAFA che le forze hanno demolito una struttura in lamiera, di due stanze, appartenente ad Hassan Kaa’abneh.

Le forze israeliane hanno recentemente intensificato le demolizioni contro case e strutture di proprietà palestinese a al-Jiftlik.

Situato a 33 chilometri a nord di Gerico, al-Jiftlik ha una popolazione di circa 5.500 abitanti, che dipendono prevalentemente dall’agricoltura e dal bestiame come loro principale fonte di sostentamento.

Gli accordi di Oslo, stipulati nel 1993, avrebbero dovuto portare alla creazione dello Stato autonomo di Palestina, accanto a Israele, tuttavia quest’ultimo mantiene il pieno controllo del villaggio, classificato come Area C, permettendo agli abitanti di costruire all’interno di un piccola area di 972 dunum, che rappresenta lo 0,5 per cento della superficie totale.

Israele ha fortemente limitato l’accesso all’acqua, in particolare i 23 pozzi sotterranei utilizzati per l’agricoltura. Le sorgenti d’acqua locali sono suscettibili alla secca e all’esaurimento a causa del controllo di Israele sulle fonti idriche.

La compagnia idrica israeliana Mekorot ha esaurito i pozzi e ha ottenuto il monopolio sugli scavi, il restauro, la distribuzione e la vendita dell’acqua. Al contrario, ai palestinesi è stato proibito di costruire nuovi pozzi e ripristinare quelli esistenti.

Israele ha sequestrato almeno 6.750 dunum appartenenti al villaggio per la costruzione di sette insediamenti coloniali vicini, 4.550 dunam per una base militare, oltre a altra terra per l’apertura di tangenziali solo per coloni – n. 90, 50, 505 e 508 – e ha costruito avamposti coloniali, spingendo gli abitanti in un’enclave affollata, un ghetto, circondato da mura, insediamenti e installazioni militari.