Leader arabi denunciano l’escalation dell’ultradecennale occupazione israeliana della Palestina

Gedda/Il Cairo – InfoPal. L'Organizzazione per la Cooperazione Islamica (Oic) ha affermato: “E' giunto il momento per affermare i dirittti del popolo palestinese e di creare lo Stato indipendente di Palestina”.

Il segretario generale di Oic, Ekmeleddin İhsanoğlu, ha denunciato la scalata di violazioni israeliane: le uccisioni, l'estensione del grado di occupazione con le colonie e il Muro d'Apartheid, gli arresti di massa, l'assedio su Gaza, le offese e le provocazioni con gli attacchi ai luoghi sacri e storici dell'identità palestinese”.

Per Nabil al-'Arabi, segretario generale della Lega Araba, “Israele resta il motivo principale dell'instabilità nella regione e oggi lo Stato ebraico ha superato ogni limite”.

Così al-'Arabi ha espresso la propria solidarietà al popolo palestinese, e ha tenuto a ricordare come la questione paelstinese sia la chiave per la risoluzione di molteplici crisi regionali e internazionali.

“La sfida che Israele pone ogni giorno alla legalità internaizonale con violazioni e abusi, indifferenza alla legge e ai richiami dalla comunità internazionale è motivo di tensione.
Sono decenni che la comuità internazionale fallisce in Palestina e, in occasione della Giornata Internazionale di Solidarietà con il Popolo Palestinese, ricordiamo al mondo le responsablità generali.

“I palestinesi devono essere protetti da unilateralismo e metodi arbitrari, forme di razzismo e oppressione ai quali Israele li sottopone.
Anche questo anniversario del 29 novembre è segnato dal protrarsi di un'occupazione israeliana che assume aspetti sempre più disumani con il proliferare delle colonie illegali e con lo scempio ad al-Quds (Gerusalemme), dove Israele lavora alla modifica della sua composizione. Israele deve rispettare la legge e la Carta Onu sui Diritti Umani”.

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