Leader di Fatah: Israele cerca di ridurre il numero di Palestinesi a Gerusalemme

MemoMohammad Shtayyeh, membro del Comitato Centrale di Fatah, ha accusato il governo israeliano di cercare di ridurre la popolazione palestinese nella Gerusalemme occupata, al fine di trasformarla in una città ebraica, secondo quanto ha riferito l’agenzia di stampa Anadolu domenica.

Durante la cerimonia per la commemorazione del defunto presidente Yasser Arafat a Berlino, Shtayyeh ha detto che Israele “ha cercato di ebraicizzare Gerusalemme, da quando l’ha occupata nel 1967, e vi ha collocato 230 mila coloni per ridurre il numero di Palestinesi. Questi rappresenteranno solo il 25 per cento della popolazione entro 2020”.

E ha aggiunto: “Israele deve scegliere tra una soluzione a due stati o continuare con le sue politiche razziste, che sono molto peggiori del precedente regime di apartheid in Sud Africa”, aggiungendo che, “questo significherebbe un cambiamento nelle dinamiche del conflitto e della lotta. ”

Il leader di Fatah ha spiegato: “Noi diciamo sì alla soluzione a due stati, ma non rifiutiamo la soluzione di un unico stato”, sottolineando che le attuali violazioni israeliane nei territori occupati di Gerusalemme e di altre città palestinesi sono la prova che non c’è posto per la soluzione a due Stati.

“A Gerusalemme la situazione è esplosa e le rivolte continueranno ogni giorno finché gli Israeliani diranno che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha perso Gerusalemme. Ma Netanyahu non ha alcuna Gerusalemme da perdere: Gerusalemme è nostra, la moschea di Al-Aqsa è nostra e la terra è nostra”, ha aggiunto Shtayyeh.

Nel corso delle ultime settimane, Gerusalemme occupata e la Cisgiordania sono state testimoni di una serie di incidenti che coinvolgono i Palestinesi alla guida di automobili contro soldati e coloni in risposta all’escalation delle violazioni di Israele a Gerusalemme e all’assalto quotidiano della moschea di Al-Aqsa.

 

Traduzione di Edy Meroli