L’Egitto condanna 12 dimostranti pro-Morsi a 17 anni di carcere

Il Cairo – Ma’an/AFP. Secondo quanto riportato dai mezzi di informazione di Stato, mercoledì un tribunale egiziano ha condannato 12 sostenitori del deposto presidente islamista Mohammed Mursi a 17 anni di prigione per aver preso parte ad un protesta studentesca.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Mena, i dimostranti sono stati accusati di aver attaccato, durante la protesta, la sede del centro di studi islamico di al-Azhar.

Dal canto suo, il movimento dei Fratelli Musulmani di Mursi ha affermato, sul proprio sito web, che tutti i condannati erano studenti dell’Università di al-Azhar.

Questi ultimi sono stati arrestati in seguito al tentativo da parte dei dimostranti di assalire la sede centrale di al-Azhar, che aveva sostenuto il rovesciamento militare di Mursi.

I condannati potranno depositare 64000 lire egiziane (9300 dollari) di cauzione mentre si appellano alle sentenze.

In seguito alla deposizione di Mursi avvenuta a luglio, sono più di mille, la maggior parte suoi sostenitori, le persone uccise in scontri con la polizia.

Migliaia sono stati arrestati, molti dei quali processati.

Quattordici persone sospettate di sostenere Mursi, sotto processo per aver preso parte presumibilmente ad altre proteste violente, sono state assole domenica.

Lo stesso Mursi è sotto processo per un presunto coinvolgimento nell’omicidio dei dimostranti che lo contestavano davanti al palazzo presidenziale.

Sarà processato con altri 14 accusati, tra cui i vice-presidenti e i membri di spicco del gruppo dei Fratelli Musulmani.

È in prigione la maggior parte dei leader del gruppo, inclusa la guida suprema Mohammed Badie, mentre ogni settimana la polizia continua a arrestare dozzine di islamisti.

Il giro di vite ha duramente ridotto la mobilitazione da parte del movimento, ma i suoi sostenitori continuano a protestare quotidianamente affinché Mursi venga reintegrato.

Secondo quanto dichiarato dall’avvocato di Mursi nella giornata di mercoledì, il presidente deposto ha avvertito che l’Egitto non ritroverà la stabilità fin quando non sarà invertito il golpe militare che lo ha destituito.

“L’Egitto non riconquisterà la sua stabilità se non si pone fine al golpe”, ha affermato l’ex presidente, secondo il suo avvocato Mohamed al-Damati.

Traduzione di Patrizia Stellato