L’Egitto decide l’apertura permanente del valico di Rafah, al confine con Gaza

Gaza – Speciale InfoPal. Le autorità egiziane hanno deciso l'apertura permanente del valico di Rafah, al confine con la Striscia di Gaza, a partire da sabato 28 maggio.

La comunicazione ufficiale è giunta ieri, attraverso un comunicato stampa diramato da un alto funzionario egiziano: “L'apertura del valico di frontiera con Gaza ha l'obiettivo di alleviare le sofferenze e le privazioni della popolazione palestinese, soffocata dall'assedio imposto da Israele.

“Il valico di Rafah lavorerà a pieni ritmi sei giorni a settimana – escluso il venerdì -, dalle 9 del mattino alle 5 pomeridiane”.

Nella comunicazione è stato inoltre specificato che “saranno applicate agevolazioni che erano in vigore prima del 2007, come l'esonero del visto egiziano per donne e minori di 18 anni, anziani e malati.

“Ai palestinesi verrà restituita una libertà di movimento ordinaria, o meglio, di diritto, da e verso l'Egitto. Con i dovuti titoli di viaggio potranno continuare a studiare e a ricevere cure mediche all'estero”.

“E' una decisione coraggiosa e la manifestazione che la nuova leadership egiziana ha piena consapevolezza su quanto sta accadendo nel mondo arabo oggi”, così ha commentato il governo di Gaza la notizia. “Gaza è parte integrante del mondi arabo-islamico”.

Il nostro corrispondente della Striscia di Gaza ha raggiunto per telefono Taher an-Nunu, portavoce di governo di Gaza, che ha affermato: “Sin dalla caduta del precedente regime di Hosni Mubarak, abbiamo fatto di tutto perché i nostri responsabili incontrassero le alte cariche egiziane per studiare sia l'apertura permanente sia le modalità di attraversamento di persone e beni”.

Chiuso dalla metà di giugno 2007, dopo la guerra civile tra Hamas e Fatah, il valico di Rafah è stato aperto al traffico in via eccezionale per il passaggio di convogli umanitari. Da allora Israele ne ha paralizzato la funzionalità anche grazie alla complicità di Mubarak. E solo dopo la firma della riconciliazione palestinese si sono iniziate a profilare possibilità concrete che l'Egitto cambiasse politica.

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