L’esercito israeliano demolisce 11 case palestinesi a Qalandiya

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Gerusalemme occupata­­-PIC, Quds Press e Ma’an. Lunedì notte l’esercito d’occupazione israeliano ha demolito 11 case palestinesi nel paese di Qalandiya, a nord della Gerusalemme occupata, con il pretesto della loro posizione vicina al muro di segregazione.

Le demolizioni sono iniziate la notte di lunedì e sono andate avanti fino a martedì all’alba, in mezzo a violenti scontri nei paesi di Qalandiya.

Secondo il media center di Qalandiya, sei bulldozer scortati da numerose truppe d’occupazione hanno preso d’assalto perlomeno 11 case e hanno costretto i residenti a uscire, per poi abbatterle.

Di conseguenza sono scoppiati dei violenti scontri fra le truppe e i giovani manifestanti del paese, molti dei quali sono rimasti feriti.

Secondo le fonti mediche, tre giovani sono stati feriti dai proiettili e perlomeno quattro altri sono rimasti intossicati dai gas lacrimogeni.

Anche il giornalista Mahmoud Awadallah e il sindaco del paese Yousef Awadallah sono rimasti feriti quando i soldati li hanno aggrediti fisicamente durante gli eventi.

Secondo quanto riferito da uno dei proprietari, l’esercito israeliano giustifica le demolizioni affermando che le case erano state costruite illegalmente nei pressi del muro senza i permessi di costruzione.

I proprietari delle case demolite avevano ricevuto domenica scorsa le notifiche che davano loro 72 ore per evacuare le abitazioni prima della demolizione.

Traduzione di F.G.