L’esercito israeliano: “In 10 mesi abbiamo ucciso 166 palestinesi in Cisgiordania”

13331003_10154921005835760_2974814315067634188_nGerusalemme occupata – PIC. Il capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, Gadi Eisenkot, ha dichiarato che i soldati israeliani hanno ucciso 166 palestinesi durante gli ultimi 10 mesi con il pretesto di aver cercato di eseguire degli accoltellamenti.

Ha sottolineato che tale numero è uguale a quello delle persone uccise con le stesse accuse nel corso degli ultimi 7 anni.

Eisenkot ha spiegato, nell’intervento a una sessione della commissione degli Affari esteri e della sicurezza al parlamento, martedì 26 luglio, che 3200 palestinesi sono stati arrestati nelle varie zone rurali della Cisgiordania occupata, con l’ipotesi di coinvolgimento negli attacchi. E ha aggiunto che sono state sequestrate 200 armi.

Per quanto riguarda la situazione nella Striscia di Gaza, il capo di stato maggiore ha riconosciuto che il movimento di Hamas è in crescita, ma ha aggiunto che è vietato il lancio dei razzi su Israele.

Le forze armate israeliane hanno compiuto una decina di esecuzioni extra-giudiziarie contro giovani palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme, con il pretesto di tentativi di accoltellamenti o di sparatorie, ma istituzioni giuridiche internazionali e israeliane hanno denunciato tali esecuzioni in quanto una chiara violazione del diritto internazionale umanitario.

Traduzione di Giovanna Vallone