Lettera aperta: la Palestina è sotto attacco

Riceviamo e pubblichiamo.

Questa lettera aperta vi raggiunge in un momento in cui l’Italia assume una responsabilità in Europa e nel momento in cui, l’Europa ha la possibilità di attuare interventi virtuosi che liberino Gaza dal blocco completo a cui è sottoposta, mettendo in atto gli accordi di sorveglianza della frontiera per cui esiste già dal 2005 l’appropriato strumento Europeo, la EUBAM (European border surveillance at Rafa) e promuovendo con forza l’apertura e riadattamento del porto di Gaza come via marittima di commercio e traffici, anche questo un progetto Europeo approvato e finanziato nel 2000 e mai portato a termine.

Anche solo implementare questi progetti già approvati, ”automaticamente” renderebbe possibile la comunicazione tra le due parti della Palestina, la libera circolazione, dei ministri, delle persone, delle merci tra le due parti dello Stato palestinese e rappresenterebbe una linea vitale per crescere nella sua autonomia economica e dignità.

Il forte sostegno che le Fedi hanno per la risoluzione pacifica dei conflitti fa si che porgiamo anche ai rappresentanti di queste la nostra richiesta di attenzione continua e sostegno per un popolo che soffre e va sostenuto nel difendersi da
continue aggressioni e punizioni collettive nel modo più costruttivo possibile, sostenendolo nella possibilità di essere liberato dalla occupazione, frammentazione e blocco.

Da parte nostra allargheremo il sostegno a questa richiesta aprendo una petizione on line*, e soprattutto con il continuo dibattito ed informazione sui fatti.

Perchè diventi un tema centrale per l’Italia, l’Europa e che l’attenzione delle Fedi non si spenga.

* http://firmiamo.it/la-palestina-e-sotto-attacco