Libano, spari sul cessate il fuoco. Uccisi 3 hezbollah, feriti 4 israeliani.

Da www.repubblica.it

Libano, spari sul cessate il fuoco
Uccisi 3 hezbollah, feriti 4 israeliani
 

Mezzi dell’Unifil nel sud del Libano

BEIRUT – A una settimana dall’entrata in vigore, la tregua nel sud del Libano torna a vacillare. E mentre a Beirut cresce la preoccupazione per il ritardo previsto nel rafforzamento del contingente Unifil, per la seconda volta in 48 ore guerriglieri Hezbollah e soldati israeliani si sono scontrati nella valle della Bekaa. Secondo quanto riferito dalla tv Al Arabiya, sarebbero 3 i morti tra gli uomini del "Partito di Dio" e 4 i soldati israeliani feriti.

La ricostruzione dell’emittente araba parla di uno scontro a fuoco nella parte occidentale della valle. Un portavoce militare di Israele ha invece riferito di due guerriglieri uccisi vicino al villaggio di Shama, a circa sette chilometri dal settore occidentale del confine e in una zona dalla quale i soldati israeliani avrebbero dovuto ritirarsi già da alcuni giorni.

La prima operazione di un commando di Israele, che due giorni fa aveva provocato la morte di altri tre hezbollah e di un militare israeliano, aveva già creato molta tensione. Il ministro della Difesa libanese Elias Murr aveva minacciato di sospendere in segno di protesta il dispiegamento dell’esercito lungo la "linea blu" di confine. In seguito all’episodio di oggi, il governo del premier Fuad Siniora si è riunito a Beirut per esaminare la situazione.

Aumentano intanto i timori che il nuovo contingente di caschi blu dell’Onu nel sud del Paese possa arrivare in ritardo o essere di dimensioni minori del previsto. Secondo il quotidiano libanese L’Orient-le Jour, "una fonte autorizzata in Libano ha rilevato che gli effettivi delle unità che saranno inviate ammontano a 10.000 soldati e ufficiali, al posto dei 13.000 inizialmente previsti, i quali andranno ad aggiungersi ai 2.000 elementi dell’Unifil che già si trovano nel Paese".


Sul fronte diplomatico, proseguono le trattative per definire la composizione del contingente Onu. Una forza di pace che, come ha sottolineato il cancelliere tedesco Angela Merkel, dovrà arrivare il più presto possibile perché il cessate il fuoco nel Libano meridionale è fragile.

(21 agosto 2006)

 

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