L’Idf: il trita organi d’Israele.

L'Idf: il trita organi d'Israele PDF Stampa
Lunedì – 24 Agosto 2009 – 20:45
Sample ImageNella foto il rabbino comandante dell'IDF, generale Avichai Ronsky e il comandante del corpo sanitario dell'esercito, generale Nachman Ash firmano entrambi per la tessera di donatore di organi durante una cerimonia nel quartier generale di Kirya, a Tel Aviv. Chissà se sono a conoscenza che, se le accuse corrispondono a verità, proprio il loro stesso esercito sarebbe stato coinvolto almeno in svariate occasioni nell'espianto degli organi dei Palestinesi che avevano ucciso, che sono stati restituiti alle famiglie dopo cinque giorni, e che avevano sepolto in un regime di blackout notturno sotto coprifuoco palestinese imposto dagli Israeliani.
C'è una vecchia barzelletta ebraica di un mercante ebreo in fin di vita, che sul letto di morte chiama a sé il figlio poco prima di morire. Gli dice “Ascoltami Moisha'le, nella vita non ci sono soltanto i soldi … ci sono anche l'oro e i diamanti”.
Seguendo le notizie israeliane ed ebraiche ci viene rivelato un fatto devastante, che non ci sono ‘soltanto' i soldi. Ci potrebbero essere anche gli organi umani. Qualche settimana fa siamo venuti a conoscenza di un gruppo di rabbini americani che erano stati arrestati nel New Jersey con il sospetto di traffico di organi umani (oltre a molti altri crimini). Il rabbino Levy Izhak Rosenbaum, si legge, adescava “persone vulnerabili per convincerli a vendere un rene a 10,000 dollari, che lui avrebbe poi facilmente rivenduto a 160,000 dollari”. Niente male, avevo pensato allora tra me e me. Sono tempi duri, c'è il crollo finanziario, la crisi del credito, Wall Street che si lecca le ferite, e l'industria automobilistica che sta andando in fumo. A quanto pare però, c'è ancora il boom del traffico di reni.
In effetti, il giro di trafficanti rabbini del New Jersey non mi ha colto del tutto di sorpresa. Per anni abbiamo sentito le accuse dei Palestinesi che Israele era “coinvolto nel traffico di organi”. Abbiamo inoltre appreso che la famiglia di Alastair Sinclair, un turista scozzese che si è impiccato in una prigione israeliana, “è stata costretta ad intentare causa perché ritornasse a casa. Con alcune parti del corpo mancanti”.
Nel 2002 il Teheran Times ha riportato: “lo stato sionista ha tacitamente ammesso che i medici dell'istituto di medicina legale israeliano di Abu Kabir avevano espiantato gli organi vitali di tre ragazzini palestinesi uccisi dall'esercito israeliano dieci giorni fa. Il ministro della sanità sionista Nessim Dahhan ha detto in risposta alla domanda di martedì scorso di Ahmed Teibi, un membro arabo del parlamento sionista ‘Knesset', che non poteva negare che gli organi dei giovani e dei bambini palestinesi uccisi dalle forze israeliane venissero espiantati per i trapianti o per la ricerca scientifica”. Ma adesso la notizia del traffico di organi umani israeliano si sta diffondendo attraverso i principali media occidentali. Il più grande quotidiano online israeliano, Ynet, ha riportato oggi che “il maggiore quotidiano svedese Aftonbladet affermava in uno dei suoi articoli che i soldati dell'IDF uccidono i Palestinesi per commerciarne gli organi”.
Alcune settimane fa abbiamo avuto un dibattito qui sul PTT [Palestine Think Tank] sulla questione se il Sionismo è o meno un apparato coloniale. Una delle argomentazioni materialistiche contro la percezione del Sionismo come una pratica coloniale era che la Palestina non è mai stata economicamente molto allettante; non ha il petrolio, l'oro né i minerali. Ma adesso potrebbe cambiare tutto. Le persone che si specializzano nel furto di organi potrebbero trovare il loro paradiso in Palestina. Alla luce delle più recenti e dilaganti accuse, il progetto nazionale ebraico forse dopotutto, è coloniale.
Sebbene il governo israeliano neghi le accuse, e io personalmente sono lungi dall'essere qualificato per sapere quale sia la verità, non può essere negato che siamo di fronte ad un cambiamento di coscienza all'interno del discorso occidentale. In fin dei conti, dopo che abbiamo visto l'esercito israeliano scaricare enormi quantità di fosforo bianco sulla popolazione civile in pieno giorno, dopo che abbiamo visto gli Israeliani radunarsi in massa allegramente sulle colline intorno a Gaza solo per vedere come i loro militari spargono la morte e la sofferenza fisica alla maniera di un genocidio, e dopo che abbiamo letto che il 94% degli Israeliani hanno sostenuto la campagna militare dell'IDF contro gli anziani, le donne e i bambini, la gran parte dei quali erano rifugiati senza nessun posto dove scappare e cercare altro rifugio, il furto di organi sembra un “crimine leggero”.
Se le accuse del quotidiano svedese sono veritiere o meno deve ancora esserci rivelato. Tuttavia, almeno un fatto è stato già appurato: dopo così tanti anni dell'inclinazione occidentale di danzare sulle note dell'incessante violino piangente la serenata della vittima malinconica ebrea, i media occidentali stanno cambiando i loro gusti adesso, e sono intenzionati a confrontare la criminalità istituzionale ebraica.
Piuttosto che parlare dell'aumento dell'antisemitismo, faremmo meglio a parlare della crescita del criminalità istituzionale ebraica.
Gilad Atzmon
Fonte: http://palestinethinktank.com

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