L’Italia eleva lo status diplomatico della Palestina

Ramallah – Ma'an. Ieri, il presidente italiano, Giorgio Napolitano, ha dichiarato che l'Italia è disposta a riconoscere all'Autorità palestinese una piena rappresentanza diplomatica.

Durante una visita a Betlemme, Napolitano ha affermato che il capo della rappresentanza potrebbe  acquisire lo status di ambasciatore.

Durante una conferenza stampa congiunta, il presidente Mahmoud Abbas ha ringraziato il suo collega italiano per il riconoscimento dello status diplomatico palestinese e per l'impegno dell'Italia a trovare una soluzione pacifica per il medioriente.

Francia, Portogallo, Norvegia, Grecia, Spagna e Irlanda hanno riconosciuto la rappresentanza diplomatica palestinese nelle rispettive capitali.

A seguito del suo incontro con Napolitano, Abbas ha dichiarato che 63 anni dopo l'allontanamento forzato dei palestinesi dalle loro case in quella che oggi è Israele, “c'è ancora una opportunità per trovare una storica soluzione”.

Abbas ha aggiunto che i palestinesi non possono riprendere i negoziati con Israele mentre quest'ultimo continua la costruzione illegale di insediamenti per soli ebrei sui territori palestinesi occupati.

Il presidente dell'Anp ha affermato anche che “Israele ha rafforzato l'occupazione costruendo insediamenti su terre che, secondo un accordo di pace, dovrebbero appartenere ai palestinesi”.

La leadership palestinese ha accettato la Road Map del 2002, la quale sollecita Israele a bloccare la costruzione degli insediamenti, e ha cercato di andare oltre il raggiungimento di intese con il precedente governo israeliano, dopo la conferenza di Annapolis del 2007.

Abbas ha continuato dicendo che “l'attuale amministrazione israeliana sta lasciando tutte le questioni in sospeso”.

Ha poi aggiunto che il governo israeliano sta conducendo una campagna mediatica per screditare il recente accordo di riconciliazione delle fazioni palestinesi firmato al Cairo. Ha sottolineato che i leader israeliani avevano precedentemente affermato che la pace era impossibile a causa delle divisioni interne palestinesi.

Infine Abbas ha dichiarato che Israele deve avere ben chiaro che “il nostro popolo non si arrenderà neanche dopo decenni di occupazione”.

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