L’occupazione approva la costruzione di 2610 unità d’insediamento a Gerusalemme est

downloadGerusalemme occupata-Quds Press. Un rapporto sui diritti umani ha svelato come le autorità di occupazione israeliane abbiano approvato in via definitiva la costruzione di 2610 nuove unità d’insediamento presso il quartiere ebraico gerosolimitano di “Givat Hamtus”, il quale finirà inesorabilmente per estendersi su territori appartenenti a civili palestinesi. 

In una dichiarazione pubblicata il 2 ottobre, l’organizzazione israeliana d’estrema sinistra “Peace Now” ha precisato che le unità d’insediamento verranno realizzate nei territori del villaggio di Bayt Safafa (sito nel sud della Gerusalemme occupata), e negli spazi tra esso e la cittadina di Betlemme ed i suoi sobborghi situati nella Cisgiordania meridionale.

L’organizzazione ha rivelato inoltre che le autorità dell’occupazione, nei prossimi giorni, allestiranno gare d’appalto per la realizzazione delle nuove unità abitative.

“Peace now” ha condannato il progetto di costruzione, definendolo “un ulteriore ostacolo alla realizzazione di due Stati distinti nell’area”.

Il ministro israeliano per le Attività d’Insediamento, Uri Ariel,  ha negato che l’annuncio dell’approvazione al nuovo progetto edile sia stato dato “a bella posta” spiegando che “esso non è affatto legato alle attuali circostanze, bensì rientra nella normale procedura burocratica finalizzata al rilascio di licenze di costruzione per il territorio di Gerusalemme”.

Il sindaco della Gerusalemme occupata, Nir Barkat, ha rifiutato le critiche americane rivolte all’approvazione delle nuove unità d’insediamento nel quartiere di “Givat Hamtus”, ritenendo invece che la loro costruzione “non è nociva e non comporta avvelenamenti climatici, al contrario svolge un ruolo di fondamentale importanza finalizzato al rafforzamento dello Stato d’Israele”.

Traduzione di Giuliano Stefanoni