L’UNRWA consegna una casa d’argilla ad un palestinese sfollato durante l’aggressione a Gaza.

Gaza – Infopal.  Come “soluzione temporanea”, una famiglia del nord della Striscia di Gaza s’è vista consegnare dall’Unrwa, l’Agenzia dell’Onu che si occupa dei profughi palestinesi, una casa d’argilla.

La chiave della casa, che è costata circa 23.000 dollari, è stata così consegnata al proprietario, Magid al-‘Uthmani. I lavori di costruzione dell'abitazione, che si compone di due camere da letto, un soggiorno, una cucina e un bagno, sono andati avanti per 24 giorni.

Gli aggressori israeliani, un anno fa, hanno distrutto completamente circa 5.000 abitazioni, mentre altre 15.000 sono rimaste danneggiate. Per di più, vige un divieto d’ingresso su molti materiali necessari alla ricostruzione, sebbene siano molti i “Paesi donatori” impegnatisi in quest’opera, anche con cifre rilevanti.

Al-‘Uthmani s’è visto distruggere la casa per ben due volte: la prima, quattro anni fa, a Beit Hanoun, a causa di un cannoneggiamento israeliano; la seconda, durante l’aggressione a Gaza di una anno fa.

Lo stesso rappresentante dell’UNRWA, durante la cerimonia di consegna, ha detto che “questa casa rappresenta una soluzione temporanea per proteggere questa famiglia dal freddo dell’inverno” e ha chiesto ad Israele e alla “comunità internazionale” di considerare le migliaia di famiglie palestinesi sfollate rimaste senza un tetto.

Dal canto suo, il padrone della nuova abitazione, che ha circa cinquant’anni, s’è detto felice malgrado le esigue dimensioni della casa rispetto al numero dei componenti della sua famiglia; ad ogni modo, ha affermato che è sempre meglio della tenda dove sono stati finora.

 

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