MADA: a giugno, 58 violazioni contro la libertà dei media palestinesi

PNN, Mada. Giugno 2020 ha assistito a un’ondata di violazioni contro la libertà dei media in Palestina, la maggior parte delle quali commesse dalle autorità israeliane e dalle sue forze militari, come riportato da Palestinian News Network.

Il Centro palestinese per lo sviluppo e la libertà dei media “MADA” ha documentato il totale di 58 infrazioni, 48 delle quali sono state commesse dall’occupazione israeliana, mentre 8 da diverse fazioni palestinesi in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza, Facebook ha commesso una violazione.

Violazioni israeliane.

Le forze e le autorità israeliane hanno intensificato le violazioni contro giornalisti e media in Palestina durante il mese di giugno, nel tentativo evidente di nascondere le numerose proteste pacifiche palestinesi, nella Cisgiordania occupata e nella Striscia di Gaza.

Nel mese di giugno, le forze israeliane hanno commesso un totale di 48 violazioni contro giornalisti/media in Palestina, che rappresenta un aumento del 166% rispetto al numero totale di attacchi israeliani documentati nel maggio 2020, che ammontavano a 18 violazioni.

Impedire ai giornalisti di coprire gli eventi, colpire i giornalisti per costringerli a stare lontani dagli eventi, ha costituito circa il 65% di tutte le violazioni israeliane documentate a giugno (29).

Sempre nel mese di giugno, l’esercito israeliano ha colpito e ferito tre fotoreporter con proiettili d’acciaio rivestiti di gomma e arrestato due giornalisti.

Israele ha anche bandito la giornalista Sondos Owais dalla moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme per tre mesi, impedendole di seguire gli eventi nel luogo sacro.

Traduzione per InfoPal di Edy Meroli